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Messaggi 106-222

106- Le parole sono efficaci sempre quando ad esse nulla si può contrapporre.

1 Luglio 1973

Creatura mia

eccomi a te, Io Gesù, Io il verbo che in te s’incarna per esprimersi in parole di Luce!

Eccomi a te, Io che ti ho mandato i miei eletti, santi, pensatori, uomini che lasciarono tracce negli spiriti, che portarono a me molti spiriti! E tutti ti parlano con consolanti parole di fede di speranza di verità!

Agostino uomo e poi santo toccato nello spirito, che seppe in terra vedere al di là della terra e tanto fece per le altre creature!

Ecco, lui Agostino ha letto in te il tuo dolore e ti ha saputo consolare con le parole più efficaci.

Le parole sono efficaci sempre quando ad esse nulla si può contrapporre e quando toccano i cuori nel più profondo punto dove spesso si annida il dolore!

Agostino ti ha parlato di profonde verità.

Agostino che tanto bene seppe in terra dire e scrivere verità e Io, e Noi parlammo attraverso Agostino di queste meravigliose verità che vi attendono.

E parlammo ad Agostino di vita di morte di vivi in eterno, di vi­ta in unione di spirito attraverso luniverso.

E parlam­mo della grande verità che ti fa sperare: i puri, i buo­ni, i giusti, i santi, i più cari a voi, gli angeli, vi­vono vivono vivono in me.

In verità vi dico che dovete farle ancora più vostre queste grandi parole:

Vivono, vivono, essi vivono!

107- In verità vi dico che l’amore materno ha il nome di Maria.

2 Luglio 1973

Creature mie,

Io, il Verbo, la Luce, la Parola, la Vita, quando scelgo e prediligo una di voi, sempre in essa sono presente per dire, illuminare e agire!

Non invidiate le creature che incarnano il Verbo ma amatele.

Sono esse sempre le più provate in terra e se dal loro dolore è nata la grande sensibilità che le fa udire le voci nell’universo, attraverso lo spazio e la materia, sappiatele sempre mettere al di sopra di quelli che non sanno udire, neppure col dolore, poiché dal dolore hanno avuto reazione diversa e financo si sono rassegnati. E rassegnati continuano a vivere di cose di materia. Non così certe mamme, le più care a Maria.

Esse non avendo rassegnazione, hanno potuto penetrare il mistero e udire le voci degli spiriti. Per questo dovete amare e rispettare queste mie elette creature, alle quali ho donato il pianto in terra, ma donerò la grazia di là della terra.

Molte mamme piangono e alcune, soltanto alcune sentono le voci dei loro angeli figli.[……]

Ma quelle mamme che vissero damore per i loro figli, vivranno ancora unite in amore ad essi già angeli, perché hanno saputo trovarli al di là della terra.

In verità vi dico che l’Amore materno ha il nome di Maria.

108- Per ogni gesto d’amore degli uomini mi sento ancora risorgere!

6 Luglio 1973

Creature mie

il mio cuore esulta quando voi uniti in me parlate di me! E allora Io sempre presente vi guardo vivere!

Vivete per me, nel mio nome agite per me, ricordatevi di me in ogni passo del vostro cammino che vi deve portare a me. E andate avanti nel vostro apostolato, scrivi G., aiutala L., date testimonianza di me, parlate, fate, aiutate!

Il tempo dei grandi cambiamenti è prossimo, voi siete tra coloro che porteranno luce e amore nel mondo. Quelli che conosco da sempre, scelti su quel legno. Quel legno fu la mia sofferenza, ma fu per molti salvezza!

Rivedo quel temporale! Tutto fu buio, la terra tre­mò!

Avevano crocifisso il figlio di Dio! Il fratello dell’umanità! Il simbolo dell’amore. E vengo ancora crocifisso per ogni atto indegno degli uomini, mi sento ancora tradito. Per ogni cattiva azione degli uomini mi sento ancora flagellare.

Creature mie, ricordate queste parole di verità:  Per ogni gesto d’amore degli uomini mi sento ancora risorgere!

109- Il tempo per l’uomo in terra, è concretezza, è cosa che ha fine.

6 Luglio 1973

Creature mie,

quante volte l’uomo non si comprende attraverso la Parola e quante volte si comprende attraverso lo spirito!

Ecco il perché di molti sentimenti che nascono nelle creature attraverso il silenzio.

Il silenzio!

La musica-non musica che penetra negli spiriti. E li fa comprendere cose che non udirebbero neppure nel frastuono!

Ecco creature, Io vi posso fare un paragone che tuttavia non so se riuscirà a farvi ben immaginare…

La musica-non musica del silenzio è come il tempo non tempo. Esiste, è essenziale, è bellissima.

Il tempo per l’uomo in terra, è concretezza, è cosa che ha fine.

L’infinito non ha fine, non è concretezza ma molto molto di più, è tutto e in terra all’uomo soltanto la silenziosa musica-non musica che dà tuttavia un senso di grande armonia può far pensare all’infinito, al tempo non tempo, a cose di mistero e di meraviglia per l’uomo in terra.

In terra le cose migliori non sono mai quelle materiali ma sempre quelle del sogno, quelle che le creatu­re sanno immaginare.

Io in verità vi dico che nell’immaginazione dell’uomo si può vedere la sua eternità.

110- Poche vite sono parallele, anche se sembrano tali così    come nessuna creatura è eguale all’altra.

7 Luglio 1973

Creatura mia

se tuo figlio fosse ancora in terra, non sarebbe felice come è con noi. Non avrebbe quella gioia piena, dovrebbe passare attraverso le strade del mondo, con tutti gli ostacoli che si pongono davanti al cammino umano.

E tu non piangere perché sai ora, e pensalo nell’attesa di ritrovarlo come quando ti ha lasciata. A lui è stato dato molto in terra e oltre!

Noi diamo a ognuno in modo diverso, poche vite sono parallele, anche se sembrano tali così come nessuna creatura è eguale all’altra.

Ogni creatura fa la sua strada e ogni strada la può portare a noi.

Io Gesù che ho nel cuore il senso dell’umanità comprendo tutto di ognuno e vivo in ogni cuore proprio per questo.

Il mondo-terra vive difficili ore, sempre però ci furono uomini che sbagliarono, ci fu il male con le sue molteplici forme: invidia, avidità, ambizione, malanimo, egoismo.

Ci fu sempre tuttavia il bene con le sue meravigliose forme: bontà, carità, altruismo, dedizione e sacrifi­cio e pazienza e ancora ancora.

Il bene trionferà sul male.

Portato dall’alto dai miei arcangeli, sguainate le loro spade d’oro, venuto dal basso dagli spiriti puri, umili, nascosti, dai miei santi ancora in terra, e da tutti coloro che mi hanno nel cuore, il bene fa la sua strada silenziosa attraverso la terra.

E quelli che portano nel mondo il loro amore per il bene degli altri! Le mie piccole lucciole, i piccoli sentieri che portano a me!

Quanto bene può fare una creatura se a questo bene si vota! Non cercate da soli miei piccoli apostoli come e dove farlo questo bene, Io vi mando sempre coloro che hanno bisogno di me attraverso voi. Ve li mando Io, Io li cerco, Io che li conosco da sempre come tutto ciò che è Io conosco da sempre.

Le parole di luce, l’aiuto agli spiriti, questa è la vostra strada del bene. Ad ognuno se la vuole io do una strada del bene! Molti la rifiutano, molti l’accettano con gioia e Io questa gioia l’ho sentita quando soffrivo su quel legno, sentivo in questa gioia il presagio della mia resurrezione.

Io, fui uomo come voi ma essendo figlio di Dio e salvatore dell’umanità sapevo. Io venuto per la vostra fratellanza e la vostra salvezza ho sempre parlato alle mie creature, sono anni e anni che le esorto al bene!

Per il loro bene!

In verità vi dico: ascoltatemi sempre e vi aprirò le braccia!

111- Il tempo della terra inesorabile passa, passa!

9 Luglio 1973

Creatura mia,

il tempo della terra inesorabile passa, passa!

E verrà il momento il primo e poi per sempre, il tuo infinito in cui ritroverai tuo figlio.

E allora tutte le tue lacrime, le tue ribellioni verranno scordate subito, nel primo attimo della tua eterni­tà non ricorderai più cos’era quel dolore che ti ha accompagnata nell’ultima parte della tua strada terrena.

E allora sarà il gaudio, sarà la gioia piena. E allora sarà la continuazione della tua vita di mamma, e allora ritornerà il sorriso nel tuo spirito!

Là ti aspetta il tuo ragazzo nel suo infinito da noi donato perché lo amavamo e lo amiamo più di tanti altri esseri umani, anche se il nostro amore è per tutti.

Tuttavia abbiamo chi più vicino a noi con lo spiri­to, posto in una luce più splendente. Chi in terra fu già al di sopra di tanti meschini sentimenti, chi in terra seppe dare!

Chi seppe amare in terra!

Io in verità ti dico che ha lamore di tutto un cielo.


112 – E la mia resurrezione miracolo di vita eterna che nessun credo errato può negare.

11 Luglio 1973

Creature mie,

Io presente in voi odo i vostri discorsi e i vostri pensieri.

Io presente negli spiriti degli uomini.

In verità vi dico che la parole di un mio consacrato caro al mio cuore, sono parole di fede vera!

La fede è grazia, il miracolo porta alla fede ma non perché questa fede resti ferma nell’uomo in attesa del suo mondo futuro, non è utile questa fede, poiché chi la possiede non la fa vivere nelle azioni giuste, nel be­ne.

Ogni dono esige una ricompensa e il dono di fede che l’uomo possiede, sia esso acquistato o infuso, deve essere compensato col sapere fare un credo di vita di questa grazia.

E’ verità santa la frase di chi ha detto: difficile la religione dei cattolici!

Tutto ciò che i cattolici hanno lo devono rendere in amore verso i fratelli, in onestà, in giustizia e in carità che è dell’amore l’essenza pura.

Tuttavia voi sapete più degli altri, avete più conoscenza e avete più sapienza.

E le prove della verità le avete voi!

E la mia resurrezione miracolo di vita eterna che nessun credo errato può negare.

E avete avuto me! La mia croce e la mia rinascita.

E Io ho voi, mie pecorelle del lungo gregge che mi segue!

113- Giuda è il simbolo della sofferenza di chi vive il più grande rimorso.

13 Luglio 1973

Creature mie,

la mia storia! Quando rivedo i miei giorni della terra!

Non fu il mio dolore quello fisico lancinante della carne il più profondo, ma il mio dolore più sentito fu quello dello spirito.

Perché sapeva il mio spirito, perché vedeva il mio spirito e l’ingiustizia degli uomini e lodio e il tradimento e le meschine passioni…

Rivedo i volti dei miei apostoli, rivedo il Golgota, rivedo la mia vita terrena, quella nota a molti e quella che nessuno conosce.

E il mio cuore si fa luce quando rivedo il piccolo orto della umile casetta della mia infanzia. E la mia santissima madre che essendo lo spirito di tutte le madri è amore affetto tenerezza e sacrificio.

E rivedo Giuda che è il simbolo della sofferenza di chi vive il più grande rimorso, per quanto ha patito riconoscendo la sua colpa, furono le mie le parole dell’anti­ca mia storia, il libro che dovrebbe essere compagno di ogni creatura perché ne comprenda tutto il senso, che è poi modo di vivere in me!

“Meglio per lui se non fosse mai nato!” Perché Giu­da ha sofferto per la sua colpa 1′insoffribile.

Rivedo la folla che mi disprezza, risento le ingiurie, risento sul mio corpo le frustate, rivedo il mio sangue che sgorga.

E dopo in un inno di luce gloriosa vedo la mia croce non già di legno, ma d’oro.

La mia croce simbolo di tanta salvezza!

La mia croce di luce dorata che fa ombra sempre sulla terra per i giusti, per i buoni per i santi per i puri!

E chi è nell’ombra della croce sempre è e sarà protetto dall’amore mio che per quella croce nacqui vissi e morii in terra.

Per voi!

114- Le vere colpe umane sono quelle che l’uomo commette con deliberazione cosciente di commetterle sapendo di agire nel male.

15 Luglio 1973

Creature mie,

è delle colpe umane che vi voglio parlare.

Colpa cioè peccato secondo gli uomini e secondo noi.

Tutto ciò che viene dalla natura umana è insito nella natura umana stessa e perciò giudicabile soltanto da chi umano non è ma sovrumano!

Tutto ciò che l’uomo commette e che resta giudicabile dalla legge dell’uomo stesso può e non può essere colpa a differenza delle circostanze, del modo di vivere e aver vissuto, dal modo di esser nati e dai luoghi dove si vive, dagli esempi che si ricevono.

Le vere colpe umane sono quelle che l’uomo commette con deliberazione, cosciente di commetterle, sapendo di agire nel male.

Tuttavia l’uomo ha il discernimento e deve conoscersi per potersi esaminare dentro di sé e capire ciò che è bene e ciò che è male.

Difficile giudicare l’uomo all’uomo.

All’uomo resti il dovere di amare e compatire, sarà a sua volta amato e compatito.

E noi Trinità nel nome della quale Io che fui uomo parlo, siamo giustizia e misericordia e amore.

115- Io che conosco il peso della croce ho fatto il vostro più lieve.

16 Luglio 1973

Creature mie

eccomi a voi con la mia voce forte tanto da penetrare negli spiriti puri che mi hanno voluto udire, che mi hanno saputo amare e che mi sanno ascoltare con amore.

E con quell’amore che hanno sentito per me, hanno imparato a portare serenamente con speranza per dopo, il grande dopo, e con serenità sulla terra la loro croce.

Croce donata per dare vita, la grande vita oltre.

Così parlo a voi creature mie, adesso per voi e non per altri, per farvi comprendere che la vostra croce con la vostra speranza si farà sempre più viva poiché sempre di più saprete!

E sempre di più avvicinati a me, mi potrete meglio sentire!

E Io vi do la forza nel dolore, la serenità nella solitudine e il modo di saper vedere al di là.

Al di là c’è Armando felice che vi aspetta, vi ha col suo intercedere per voi attraverso Maria, preparata la vostra casa del cielo.

E così, mie creature, queste parole di luce per voi, a consolazione ve le mando Io Gesù vostro fratello nell’amore.

Io che conosco il peso della croce, ho fatto il vostro più lieve, voi che sapete con certezza della vita oltre la vita, che sapete Armando salvo e sicuro e felice, potete accettare anche il vostro peso quasi con gioia perché vi ha portati a me, e dietro di me, vicino a me c’è Armando che sorride.

In verità vi dico che il dolore che noi doniamo è ancora e sempre amore.

116- Io esisto e mi sono sempre manifestato. Dopo la grande manifestazione della mia vita umana, della mia morte, della mia resurrezione!

18 Luglio 1973

Creature, mie creature quanto volete da me per credere in me.

Io esisto e mi sono sempre manifestato. Dopo la grande manifestazione della mia vita umana, della mia morte, della mia resurrezione!

Mi sono manifestato attraverso i miei santi, attraverso tutto ciò che vi ho dato.

Posso certo dare gran­di evidenti prove. So che le creature vogliono sempre vedere! Ma tutto ciò che è stato scritto è testimonianza di me, lascio all’umanità la libertà di crederci.

Se le mie testimonianze fossero così evidenti che ogni uomo potesse in esse vedere con certezza il suo futu­ro, che merito avrebbe, che cosa sarebbe la sua fede: aver visto!

E Io voglio nelle mie creature la fede in me e da quelle creature che non mi hanno potuto conoscere come l’uomo-figlio di Dio voglio la bontà verso gli altri, da tutti voglio bontà, lealtà, giustizia.

Così si salveranno, verranno tra le mie braccia come si salveranno coloro che mi conoscono e mi hanno; pri­vilegiati e più responsabili sì, più fortunati: l’Eucare­stia dà ai miei cristiani la forza per lo spirito. E spi­rito e corpo uniti in terra sentono questo bene…

Ecco, creature mie, e le parole “Chi non beve il mio sangue…” sono per voi cattolici che non avete ignoranza di me. Per gli altri c’è l’istinto che cerca me, c’è la loro religione che cerca Uno, uno che si chiama Mao­metto, Budda, Krisna, ma è sempre il loro Creatore, il loro Dio, Io, Noi Trinità.

E se coloro vivranno in bon­tà e in giustizia avranno me, avranno Noi come tutta l’u­manità cristiana credente perché ha avuti insegnamenti giusti e ne fa e ne ha fatto giusto uso, e come tutta l’umanità che in ignoranza ma in bontà vive ha vissuto e ha sentito la scintilla della fede anche soltanto per istinto.

In verità vi dico che Io sono nel cuore di tutti gli uomini, d’ogni razza religione e colore. E voglio la salvezza di tutti.

Io amo tutta l’umanità anche quella che mi rifiuta, e quell’umanità che mi rifiuta spesso è quella che più dovrebbe conoscermi!

Io ho creato l’uomo (e parlo in nome del Padre mio bada!) di tutto il mondo perché torni a Noi.

Lasciata all’uomo la libertà d’azione, ma desiderando sempre da tut­ta l’umanità amore per il prossimo, pronti Noi Trinità ad accettare, a perdonare, e soprattutto ad amare e a dare misericordia, attendiamo, abbiamo atteso e attenderemo ogni creatura del mondo-terra di qualsiasi credo, razza e co­lore !

Voi siete i miei privilegiati miei cristiani, figli eletti del Padre mio, dello Spirito d’Amore e amati amati amati fratelli miei.

Voi avete conoscenza, guida e avete soprattutto la grande speranza!

117- E’ così facile credere in me senza porsi domande dispersive che portano sulla via errata.

20 Luglio 1973

Creature mie eccomi a voi, nel nostro incontro quotidiano.

Io vengo sempre a dettare cose che non soltanto a voi sono utili, anzi importanti, ma lo saranno per altri.

Così, lasciate fare a me, voi uditemi, tu scrivi e tu fai i libri.

La terra va con la sua lunga e breve storia di uomini che vissero nel bene e nel male.

Quanti misteri sovrastano gli uomini e molti cercano un perché a questi misteri, molti non se ne curano e vivono per quello che vedono e quello che hanno in terra e l’eterno futuro per coloro che pensano di più alle cose di materia non è che una cosa alla quale pensare dopo!

E invece sia l’uomo cosciente, sapiente se appena ne ha la possibilità, e se la vuole gli viene donata, cerchi, cerchi, ragioni!

E allora potrà vivere in una dimensione diversa la sua breve vita della terra.

Io sono ovunque e sono nel Tabernacolo. Cercatemi e trovatemi uomini. Io sono pronto a sostenervi, pronto a darvi speranza, pronto a spiegare ciò che mi chiedete.

E voi mi sentirete sempre! E chi mi sente mi ha sempre vicino, chi mi sente mi avrà!

E’ così facile credere in me senza porsi domande dispersive che portano sulla via errata.

Ragionare, pensare certo ma di me e allora tutti crederete in me.

Basta pensarmi, Io vengo Io do amore, Io illumino.

E’ così facile credere alla mia croce!

118- Io sono il respiro divino che anima i mondi!

26 Luglio 1973

L’unione degli spiriti che vivono di me è gioia per me.

Creature della terra che in unione di spirito di me respirate il mio più ampio respiro.

Io sono il respiro divino che anima i mondi!

Uniti in me lavorate, uniti in me agite!

Uniti in me fate vostra la mia parola.

E la mia parola andrà per il mondo, penetrerà nei cuori ora aridi e darà la speranza!

E la speranza farà vivere altre mie creature in me.

E sarà un inno d’amore al divino amore che sono Io, che è il Padre e che è lo Spirito Santo!

Quando tutti gli spiriti di me compenetrati vivranno di me allora sarà per me come è stato quando risorgevo!

La vita della terra va, va verso la strada del cielo e va verso la strada del non essere, per coloro che non mi vogliono.

Tutto va senza sosta in terra e nel mio cielo. Tutto il bene resta eterno a cantarne la gloria!

119- I falsi profeti sono coloro che non amano, coloro che giudicano, coloro che vedono il male ovunque.

27 Luglio 1973

Creature mie

è dei falsi profeti che vi voglio parlare. Parlare e illuminare!

Ecco, i falsi profeti sono coloro che non amano, coloro che giudicano, coloro che vedono il male ovunque.

I miei eletti col dono della guarigione della visione della scrittura della veggenza dell’intuizione, del­la comprensione, si riconoscono tra di loro, si comprendono.

E questi doni di grazia Io li dò a chi scelgo secon­do il mio giudizio e_ la mia predilezione, non già secondo il giudizio degli uomini.

E allora li dò a voi, a te piccola creatura dolorosa, a creature che hanno conosciuto il duro lavoro, la rinuncia, la fatica e il dolore, a creature povere di cultura e ricche d’intuizione e talvolta anche a creature disprezzate e ignorate e quando Io busso al loro cuore con il mio dono, queste creature lo sentono veramente e fanno della loro vita, vita di Vangelo vivo.

Ecco, a chi dò i miei doni, ai piccoli ai puri agli umili, agli ignorati. Non già a chi di me si fa vanto, perché pensa di conoscermi più degli altri!

Le mie pecorelle! I miei piccoli profeti veri!

Andate uniti tra di voi quando vi faccio trovare l’uno all’altro e tra di voi ci sarà sempre comprensione e reciproco aiuto.

In verità vi dico che tutto ciò che è falso voi sareste i primi a riconoscerlo.

Voi che avete la verità riconoscete la verità!

120- La terra trema e tutto ciò che l’uomo ha creduto d’inventare lo distrugge!

28 Luglio 1973

Creature mie

piange il mio cuore, la terra trema e tutto ciò che l’uomo ha creduto d’inventare lo distrugge!

Ecco perché il mio cuore sanguina. Ecco perché le mie milizie lottano!

Ecco perché ho dovuto orbare molti genitori dei loro angeli. Ma gli angeli sono felici di lottare per la santa lotta e guardano in terra i loro papà, le loro mamme quegli angeli ragazzi. E vedono che essi con loro lottano!

Ecco l’amore in alto ed ecco l’amore in basso. Creature mie quanto piange la mia Santa Madre!

Da voi mi basta quello che fate per salvare alcuni. Alcuni, che non molti vogliono trovarmi.

Chi mi vuole trovare mi cerca attraverso le più strane vie, una di queste siete voi due, uniti al vostro ra­gazzo angelo.

Vorreste riaverlo, il vostro cuore è solo, ma soltanto perché la vostra materia lo crede!

Il vostro spirito è leggero, è con lui e con me!

In verità vi dico ogni giorno grandi parole perché mi avete trovato attraverso il vostro strazio.

E la terra trema! E il mondo-terra va!

Non si ferma, ne si ferma il male.

L’odio è grande, enorme la menzogna, ma a sconfiggere tutto questo c’è l’amore in alto e in basso.

Uniti nell’amore lottate e sarà vostro il mio Regno.

121- Voi avete un muro di spade d’oro, le spade degli  arcangeli.

4 Agosto 1973

Creature mie

ogni creatura che viene a voi è mandata da me, così aprite il vostro cuore e parlate.

Come è stato fino a questo momento, così sarà dopo.

Vi ho mandate creature disperate, hanno avuto luce e speranza.

Voi avete un muro di spade d’oro, le spade degli arcangeli, del vostro arcangelo, vi difendono dagli attacchi del male.

Loro, gli arcangeli, il Bene operante!

Il bene operato dalle sante milizie formate dalla bellezza e dalla purezza unite alla forza!

Il vostro è un caso, altri mille casi esistono, ognuno diverso e con diverse esperienze.

La vostra casa è una piccola chiesa, un piccolo luogo di pace e di amore. L’amore di vostro figlio che ve­glia su di voi. E chi viene a voi per una parola di spe­ranza, ospitatelo, illuminatelo!

Sono Io che vi mando pecorelle dolenti e smarrite ma sempre pronte ad essere fortificate e ritrovate.

In verità vi dico che oltre agli arcangeli, ci sono Io a proteggervi, non temete, andate avanti.

122- La creatura che sa intuire non sbaglia, la creatura che in me confida!

7 Agosto 1973

Creature mie,

certe verità ogni essere umano le trova nel suo spirito senza cercarle all’infuori d’esso, attraverso consigli altrui o altrui esperienza.

Io, essendo in voi, in ognuno di voi vi posso dare se mi sapete intuire la conoscenza di ciò che è per voi vita in attesa di Vita, proprio attraverso il vostro spirito, proprio nell’angolo più nascosto del vostro cuore.

La creatura che sa intuire non sbaglia, la creatura che in me confida!

Io sono il Bene e il male è altrove! E’ là dove uomini lottano per la ricchezza, è là dove uomini lottano per l’egoismo, è là dove uomini vivono il vizio, l’invidia, la tracotanza, l’odio.

Dove siete voi c’è la pace di due spiriti dolenti ma sereni e coloro che vi mando, se vengono è perché desiderano nel loro cuore serenità, è perché desiderano fede.

Voi non fate che dare quello che Io vi ho dato.

E vi ho tracciata la strada migliore perché possiate raggiungere vostro figlio.

La strada fiorita dell’amore verso il prossimo, la strada fiorita dell’amore per me!

123- Ogni creatura che a me ritorna mi rende la sua cro­ce che fa più luminosa la mia.

9 Agosto 1973

Creatura mia, da te non voglio il dubbio!

Tu hai le mie parole e altre parole che ti vengono da un mondo felice. Non possono essere tue, che non potresti conoscere ciò che non conosci.

Sono Io, Io in verità che parlo al tuo spirito, e sono gli altri che al tuo spirito parlano poiché esiste la grande vita oltre la vita e tu ne fai già parte dalla terra con la parte più dolente della tua anima.

Non devi lasciarti influenzare da ciò che dicono gli altri, coloro che non sono in te, che possono sapere di te, del tuo spirito e del tuo dolore?

Io s di te, del tuo spirito e del tuo dolore.

E voglio che tu sia rispettata e creduta poiché tu sei una delle mie verità.

Le mie verità in terra sono creature, limpide, piccole fonti d’acqua fresca, spesso ingenue creature che mai hanno agito nel male, spesso creature che pur agendo nel male hanno dentro la grande scintilla del bene che ad un certo momento del tempo a loro donato, è stata più forte di tutto e le ha ravvedute.

Io, sono l’amore ma sono anche giudice se non giustiziere ed è giudicando le mie verità, le mie piccole fonti limpide d’acqua chiara, che le scelgo.

Quando sulla mia croce soffrivo non era certo per il dolore della mia carne martoriata! Era il dolore per la morte, la vera eterna morte di coloro che si perdevano. E in quel momento piangevo tutte le mie lacrime come voi piangete chi perdete in terra per un breve tempo, fino a che non lo raggiungete. E Io piangevo la morte di tan­te e tante creature che perdevo per sempre.

Questo fu il mio dolore per l’umanità che non avrei mai ritrovata, mai incontrata, mai stretta tra le mie braccia. Perché Io, Figlio di Dio e Io stesso Dio se non lo avessi voluto non sarei stato crucificato, a me tutto sarebbe stato facile, ma il mio sacrificio fu per tante salvezze. Tante mie creature che poi giunsero a me alla fine della loro giornata e ancora tante che finito il loro giorno a me giungeranno!

Chi ama il suo prossimo a volte lo ama più di sé stesso.

Tu madre hai amato più di te stessa tuo figlio e allora comprendi me che come uomo esempio per tutti gli uomini amai tutti e più di me stesso, tanto da soffrire più per la perdita di tante creature che per il martirio.

Mi rivedo col peso della croce, sanguinante, stanco, ferito e risento nella mia mente l’eco di quei pensieri: beati coloro che si salveranno in me e infelici sempre coloro che perderò.

E ad ogni creatura che torna a me attraverso ogni tempo quando è da Noi chiamata, Io aprendo le braccia per accoglierla rivedo quella croce.

La croce che anche coloro che tornano a me hanno in terra o poco o molto portata!

Ogni creatura che a me ritorna mi rende la sua cro­ce che fa più luminosa la mia e ogni creatura che non giunge a me la fa più pesante, più dolorosa.

Ecco il mio dolore. Ecco il mio calvario non già per la carne martoriata, ma per il dolore che mi diede ogni creatura che si perdeva o si sarebbe nei tempi perduta.

Io, in verità ti dico che avrei voluto tutti salvi!

124- Esulta il mio cuore quando di me si parla con amore.

12 Agosto 1973

Creature mie!

Felici coloro che ascoltano le mie parole a voi mandate per grazia, agli altri da voi date per amore.

Esulta il mio cuore quando di me si parla con amore.

Pochi sono coloro che mi sanno amare, che sanno intravedere il mio volto. Gli altri spesso non hanno colpa di non conoscermi ma voi che mi conoscete mostrate a loro il mio volto misericordioso e amoroso.

Date la speranza che Io ho dato a voi.

Chiara! Il respiro di Chiara dolce e amante di me umile e santa.

E il mio Francesco che portò la fede con gioia e umiltà già del cielo in terra. E altri, altri ancora che furono voce Nostra in terra!

Amateli tutti i miei santi dal primo all’ultimo e amate i miei sconosciuti santi che tanto hanno agito in me e per me.

La santità è soprattutto fare per gli altri, dare per gli altri in amore per noi Trinità.

I difetti ogni uomo può possederli, è umano, ma se vengono soffocati dalla bontà Io li accetto come santità. Da qui parte la libertà dell’uomo. Sapersi conoscere e saper agire in confronto a se stesso, soffocando in se la materia e liberando lo spirito!

Io voglio che le mie creature si conoscano, a loro ho donato il pensiero, imparino a soffocare le loro basse passioni e imparino a sviluppare le loro qualità.

In verità Io vi dico che lo voglio perché vi amo!

125- Vi ho donata la natura, briciola anticipata della futura bellezza!

16 Agosto  1973

Mie creature,

vi ho donata la natura, briciola anticipata della futura bellezza!

Tuttavia chi ha lo spirito aperto a intuirla questa bellezza, chi non la vede, chi non sosta davanti a un ma­re calmo dal meraviglioso colore e chi si ferma a pensare che soltanto da grande mente può essere nata l’idea di tutto ciò che è per l’uomo di più bello e maestoso!

Chi sa sentire la voce del creatore della luce che ne è poi il simbolo poiché ovunque penetra? Molte mie creature odono e vedono tutto questo e Noi Trinità amia­mo in esse l’amore per quella natura che è stata fatta per esse e amandola a Noi rendono gloria.

E coloro che questa natura amarono e non sono più della terra, non li rimpiangete perché l’hanno lasciata, essi la vedono ugualmente, ma fatta briciola al confron­to di tutte le meraviglie che posseggono.

Tuttavia quello che in terra si amò, torna alla mente anche oltre e soprattutto le creature amate e lasciate a piangere sono sempre nella mente e nella visione dei veri vivi.

Creature mie in verità vi dico che l’angelo non vi lascia mai soli.

126- Attraverso tutti i tempi dell’uomo Io conobbi e die­di ad ogni mia creatura un compito.

17 Agosto 1973

Creature mie,

attraverso tutti i tempi dell’uomo Io conobbi e die­di ad ogni mia creatura un compito. A chi più difficile a chi più importante a chi più lieve.

A voi un compito importante, poiché voi agite per lo spirito di coloro che vengono a voi e lo spirito è l’essenza dell’uomo. Spesso l’uomo lo scorda e allora inter­vengo Io o con un evento che lo tocca di persona o con grandi eventi… e l’uomo torna al suo spirito, lo sente e si ricorda che ciò che vale è sempre ciò che resta, mai ciò che passa, poiché in terra tutto passa, e l’uomo sente nell’eternità di ciò che vale, la verità e lo scopo della sua partenza dalla terra!

E ancora una volta vi dico: Beati coloro che soffrono…

Sono essi, quelli che nella sofferenza sanno trovare i valori veri dello spirito e imparano a guardare oltre!

E “oltre” è la verità, “oltre” è la vita!

Oltre ci sono Io, ci siamo Noi Trinità. Amore da dare a chi ha pianto, a chi ha patito, “oltre” ci sono le materne braccia di Myriam, “oltre” c’è il suo sorriso.

“Oltre” c’è l’eternità donata a ogni creatu­ra che ha saputo in terra fare della sua sofferenza dono di bontà agli altri.

“Oltre” ci sono gli angeli!

127- Molto più facile vivere nel bene, più limpida la vita e più sereno lo spirito!

21 Agosto 1973

Creature mie

piange Myriam perché la terra-mondo va verso un destino di capovolgimenti, di lotte, di male! Tutto è stato detto, tutto previsto! E non si possono cambiare le previsioni! Previsioni fatte ai tempi dei tempi e sempre ad ogni tempo avverate.

Voi non temete, voi parlate, portate il mio amore, lavorate e pregate! Fate quello che sempre avete fatto, vivete con la speranza nel cuore e seguite la vostra strada da me tracciata!

Io traccio la via degli uomini, e per questa via giungano essi a me. Non è difficile se si ha conoscenza arri­vare a me attraverso la via della carità, la via dell’amore verso il prossimo, la via della lealtà, dell’onestà.

Molto più facile vivere nel bene, più limpida la vita e più sereno lo spirito!

Bisogna tuttavia averne la forza… e molti sono deboli. E la debolezza umana rende attraenti le cose che passano: il danaro, la gloria effimera e il possedere molto.

Eppure quanto vale di più la forza spirituale di una povera umile creatura al confronto di tanta gloria e tanta ricchezza terrena!

Nella natura umana c’è il desiderio di avere subito sempre e allora l’uomo pensa di godere oggi e scordare il domani. ‘Oggi’ passa in poche ore e il domani inesorabile arriva!

Arriva il domani eterno e allora la vera ricchezza sarà degli umili, dei puri che vissero di speranza unico raggio di luce nella loro sofferenza passeggera!

128- I vostri cari, con me al sicuro, vi guardano e vi contano il vostro labile tempo della terra nell’attesa di ritrovarsi tra le loro braccia per sempre.

22 Agosto 1973

Creature mie

eccomi a voi a parlarvi sempre col mio amore di fratello, Io uomo tra gli uomini in comprensione e sofferenza.

E in verità Io vi dico: beati coloro che furono i primi di una famiglia unita in concordia ed affetto, ad arrivare a me felici e salvi! Essi non hanno conosciuto il dolo­re più grande. Il distacco! Il distacco temporaneo che agli uomini in terra sembra eterno. Il distacco apparente, ma non già per gli uomini che non vedono la verità.

Essi, i vostri cari, con me al sicuro, vi guardano e vi contano il vostro labile tempo della terra nell’attesa di ritrovarsi tra le loro braccia per sempre.

Il mio Regno dei Cieli!

La bellezza del mio Regno a nulla paragonabile!

La verità!

Quando saprete tutta questa verità e ne farete parte, allora sì, voi vivi tra i vivi, nella luce donata dal Pa­dre mio e dallo Spirito d’Amore, e da me Gesù vostro fra­tello in affetto e comprensione, allora sì che conoscerete la vera felicità.

In verità ancora una volta vi dico: Beati coloro che piangono! Qui avrete grande consolazione!

Qui nel mio Regno, nella vostra vera casa.

129- L’amicizia tra le mie creature è ciò che più desidero e l’amicizia pura e leale è un grande sentimento e vi porta a me!

24 Agosto  1973

Creature mie

sempre quando v’incontrate tra di voi prediletti e di me parlate grande  è la mia gioia e Io in mezzo a voi sorrido e invisibile vi sorrido.

L’amicizia tra le mie creature è ciò che più desidero, e l’amicizia pura e leale è un grande sentimento e vi porta a me!

Ciò che viene dopo la carità che fa delle creature amore è la lealtà, la chiarezza, poiché colui che lealmente e chiaramente agisce, sempre sarà nel bene!

E le altre virtù che desidero da voi.

La pazienza, piccola modesta virtù eppure sì gran­de! Come tutto ciò che è piccolo eppure fa grande il mondo.

E la virtù che amo nelle mie creature è l’abnegazione, in questa sono le parole “ama più di te stesso il prossimo”.

Tante sono le cose belle, i bei sentimenti che amo trovare nei cuori dei miei cari.

E la fede, dono che rende più forte le mie creature.

E’ la speranza di giungere a me che lo rende il più forte tra gli altri che si sentono forti di altre cose vane, forti del loro possedere, forti della loro prestanza, forti della loro fama.

Cose della terra, nei cieli regneranno e regnano i forti dello spirito! Gli umili, i silenziosi, gli innocenti, i puri, i dolenti. Che non sono più tali! Hanno onori e gloria per il loro spirito che in terra fu in sofferen­za e umiltà puro.

Tante cose amo trovare nei vostri cuori, mie creature. E felice di poter parlare attraverso voi, miei picco­li fratelli spesso ignorati, spesso non creduti, spesso invidiati, voi che con la Parola di luce illuminerete colo­ro che Io per mezzo vostro voglio salvare!

Io, in verità vi dico che non è strano ne arcano che Io vi parli, è il Verbo che  in voi s’incarna!

Io esisto e tutto posso fare e tutto posso dare.

Se a te G., ho mandato parole di arcangeli e Santi e ancora e ancora ne avrai, è perché così deve essere, nessuna spiegazione potrà essere più chiara: il Verbo in te s’incarna, tu odi le voci che parlano al tuo spirito!

Nessuna scienza può comprendere questo, ma Io sì, perché Io l’ho voluto!

Era scritto tutto questo per te.

130- L’eternità eterno addivenire, mistero per voi, si mostra anche in terra in tutto ciò che è stato creato!

27 Agosto 1973

Creature mie

il mio Agostino che parla dal suo mondo eterno col suo forte pensiero di uomo e d’anima santa, sa e dice sempre il giusto!

E’ vero, ed ogni cosa che a voi può sembrare fatta a caso, no, non è così, il grande Creatore, la Trinità, Io, Noi abbiamo dato ciò che la esalta e magnifica!

Ecco il tramonto rosso romano che sta a significare la santità dei suoi martiri cari a Noi, col colore del loro sangue.

E prima ancora che in Roma esistesse il martirio furono rossi i suoi tramonti a previsione di ciò che dove­va accadere!

L’eternità, eterno addivenire mistero per voi, si mostra anche in terra in tutto ciò che è stato creato!

Io in verità, in verità vi dico sappiatela vedere in ogni cosa! Per trovare in ogni cosa noi.

E non stupite di ciò che non comprendete, noi Trini­tà tutto possiamo.

E’ come la terra che studiosi di scienza valutano antichissima, è sì antica, ma non hanno mai considerato essi, gli studiosi, che la terra è stata creata da Immensa Mente e che il Padre unito allo Spirito d’Amore può fare in un minuto ciò che si fa in migliaia di anni terra.

Così nessuno potrà mai sapere l’età della terra dal momento che non sa com’era quando fu creata.

Molte cose non sapranno mai in terra gli uomini. Non importa!

Agli uomini importi soltanto sapere che esiste il loro Dio!

Studino essi di più le cose del cielo che quelle della terra. Tanto da poter credere nella loro eternità e di conseguenza agire.

E allora cambierebbe anche il modo di vivere della terra se gli uomini capissero di essere nella terra ma non della terra!

Aiutiamoli. Io col mio amore, i miei arcangeli nel­la loro lotta e voi piccoli apostoli con la persuasione e la Parola!

Io in verità vi dico: voglio che tutti tornino a Noi!

131- Siate l’uno all’altro uniti senza criticare, senza giudicare e soltanto portando l’uno all’altro pazienza e comprensione!

29 Agosto 1973

Creature miei respiri della terra!

E quando per voi sarà la vita sarete respiri del mio Regno!

Ecco, Io vi voglio parlare della concordia. Questa voglio da tutti voi.

Siate l’uno all’altro uniti senza criticare, senza giudicare e soltanto portando l’uno all’altro pazienza e comprensione.

La migliore preghiera delle mie creature è l’amore che esse portano alle altre.

Io non amo coloro che credendo di essere nel bene, arrivano al fanatismo nel giudicare coloro che non pensano alla stessa maniera.

Io, che vi ho dato la libertà! Questa libertà è di ogni mia creatura e da queste Io voglio per gli altri bontà e tolleranza, mai giudizi sia pure in buona fede espressi.

Mai rifiutare parole e aiuti, mai non accettare parole e aiuti. Uniti l’uno all’altro fate la strada che vi porta a me.

E là ci sono Io, col mio volto a voi già un po’ noto, Io
sorridente a un’altra pecorella che è tornata  al suo pastore! Lungo gregge umano che vai, vai! Vieni tutto ver­so di me, nel tuo ovile sicuro!

Qui è il vostro Regno uomini, qui ognuno di voi sarà re.

132- L’uomo non è mai solo, e nel bene e nel male.

3 Settembre 1973

Creature mie,

vi ho dato il tempo come vi ho dato ogni cosa, e tutto in terra deve farvi comprendere che non è per la terra, ma per il mio Regno che sarà il vostro.

Piccoli apostoli che ben avete compreso tutto questo, perché a voi col dolore ho dato la comprensione.

Date agli altri questa comprensione perché essi arrivino a me.

Io aspetto tutti poiché il mio amore è giusto, eguale per ogni mio figlio, ma d’ognuno ho bisogno.

Di tutti ho bisogno, del bene di tutti, di coloro che fanno corona di fiori della mia corona di spine, di coloro che portano con me il peso della croce, di coloro che operanti nel bene Io vidi quando soffrivo su quel legno e ancora vedo, poiché d’ogni mia creatura Io conosco la storia e conosco di ognuno i sentimenti.

L’uomo non è mai solo, e nel bene e nel male. Nel bene è da Noi sorretto e aiutato, nel male da Noi è giudicato.

Creature mie, in verità vi dico che ognuno di voi è in me e di me fa parte e a tutti tendo la mano e le braccia.

Sappiate vedermi sempre accanto a voi.

133- Conta sempre ciò che acca­de in alto.

5 Settembre 1973

Creature mie,

tutti coloro che hanno avuto i miei doni per lo spirito, i doni più grandi che portano tra le mie braccia e danno la certezza della vita del Cielo e fanno vivere i miei cari in terra nell’attesa serena e fiduciosa, coscienti che ciò che accade in terra è nel tempo.

E il tempo, voi mie creature sapete bene che non è!

Tutti coloro che hanno uno dei miei doni, non saranno considerati per quello che sono, ma non importa la considerazione che essi possono avere in terra, importi ad essi soltanto l’amore che hanno nel mio Regno dove sono più degli altri attesi!

Io in verità vi dico che conta sempre ciò che acca­de in alto.

Io che sono l’Amore, so Io come darvi il mio amore, e ai miei piccoli apostoli l’ho donato per il loro eterno futuro.

E il loro eterno futuro è passato e presente, è beatitudine che sarà poi anche per coloro che hanno compre­si e amati i miei piccoli grandi sentieri che ho scelto perché da essi passino altri miei eletti.

134- Agostino è un pilastro della fede, fortissimo il suo pensiero.

10 Settembre 1973

Creatura mia,

il mio Agostino saggio pensatore e squisito poeta, vede nella verità e parla di grandi verità.

Ecco il pensiero!

Ecco l’uomo che deve conoscersi per giudicare il suo pensiero se è nel bene o nel male!

E l’uomo conoscendosi mi conoscerà. Poiché quello che troverà in se stesso è la conseguenza del grande pensiero, non potendo l’uomo che sa vedere in se e ritrovarsi, negare Colui che lo ha creato.

Anche in se stesso l’uomo può trovare la creazione e Dio, poiché non può più l’uomo che conosce e si conosce, negare l’esistenza del grande artefice che lo creò a sua immagine.

Il dono del pensiero dato all’uomo per renderlo li­bero e cosciente, deve essere prima d’ogni altra cosa, per ragionare nel sapere vedere Dio, Noi Trinità e vede­re e amare noi è già la premessa di libertà nel bene.

Agostino è un pilastro della fede, fortissimo il suo pensiero e viene a te per Divina permissione manifestandosi in tutta la sua intelligenza.

Creature che nel mondo portarono l’amore!

Da Saulo, Agostino, fino a Francesco, fino a voi sconosciuti piccoli portatori del mio amore. Voi che fate della mia coro­na di spine corona di rose.

Io mi rivedo là, sulla croce col pensiero a voi tutti, tutti coloro che nel tempo della loro strada terrena fecero amore nel mio nome, tutti coloro che in terra passarono passano e passeranno in mezzo agli altri, simili agli altri, ma non per me, non per me!

Io che faccio a voi ombra col legno della mia croce, Io vi vedo camminare in quest’ombra che vi ripara dal male, che vi protegge e che vi fa agire con quell’amore che Io ebbi per voi nell’attimo in cui vidi tutti voi, il vo­stro tempo, il vostro volto e la vostra anima!

E’ l’ombra della mia croce che vi ripara e che si riflette nel vostro spirito e che mi fa dire in verità: siete i miei diletti, i più cari voi col mio segno impresso nell’anima, siete il mio gregge di pecorelle guidate dal pastore divino!

135- Conta ciò che Io vedo nei cuori e nelle anime e non già ciò che vedono gli uomini dando errati giudizi.

12 Settembre 1973

Creature mie, voi che portate l’amore!

Uniti e forti nel mio nome agite, andate e parlate!

Io scelgo coloro che hanno nel cuore la scintilla del bene. Molte di queste creature hanno vissuto non sempre in quella che gli uomini chiamano “regola”.

La mia misericordia può giudicare, non essi!

E Io in verità vi dico che conta ciò che Io vedo nei cuori e nelle anime e non già ciò che vedono gli uomini dando errati giudizi sul loro prossimo che è soltanto da amare.

Così, non stupite e non temete creature mie di essere indegne della mia scelta, mie piccole strade!

Io ho visto in voi, dentro di voi e lì ho trovato ciò che desideravo: l’amore! E questo vostro amore ho fatto mio e ve l’ho reso perché voi possiate di me dare testimonianza.

Così, creature mie, a voi che ho reso l’amore ho donato anche il dolore, perché voi non potrete avere comprensione per chi soffre non conoscendo la vostra sofferenza.

Dono l’amore e dono il dolore per voi piccoli apostoli non creduti, sconosciuti, ma non a me, no, non al mio cuore.

E il mio cuore tutti vi accoglie col suo divino amore come vi accoglieranno le mie braccia alla fine del vostro giorno terreno.

Io che sono la Misericordia, la giustizia e la comprensione!

136- E’ col vostro dolore che vi fate la scala verso il cielo!

14 Settembre 1973

Creature mie

è col vostro dolore che vi fate la scala verso il cielo!

E di questo dolore renderete grazie dal primo attimo felice della riunione.

Io, Gesù uomo conoscendo il dolore umano, in verità vi dico che comprendo come certi giorni siano per voi tristi, i giorni portatori dei più vivi ricordi.

Tuttavia vi dico che non dovete piangere per chi è in gioia. Rimpiangere certo è umano, ma da voi due che voglio uniti la mano nella mano, i cuori vostri fatti uno voglio serenità, voi che avete avuto il dono della conoscenza avete il dovere di comprendere che il vostro dolore è quella scala per la felicità.

Vi ho dato un ragazzo che nel suo breve tempo terreno, sempre dimostrò di avere più segni per vivere in cielo che in terra!

E il mio amore per lui ha fatto per lui la più grande grazia che viene data alle creature umane: breve vita in purezza e gioventù sempre.

Sempre!

Questa parola che significa eternamente, è parola per il cielo, che in terra non c’è niente a cui attribuirla.

Spesso le parole sono non a proposito pronunciate; soltanto Noi, nulla nulla diciamo che non sia verità! Esatte le parole per dire cose essenziali.

Spesso chiare e semplici frasi, che potrebbero sembrare ovvie, contengono tutta l’essenza e lo scopo della vita dell’umanità.

La vita dell’umanità che parte da un giorno designato dall’alto, in terra scorre, finisce in terra per continuare nella verità.

Voi che portate con me la croce, come tutti i più cari, i più a me vicini, uniti portanti il peso di quel legno doloroso.

Non vi abbandono nel dolore! Nel dolore vi tendo le braccia, vi sorreggo, e l’ombra della mia croce, sta a proteggervi tutti, miei piccoli amati fratelli dolenti!

137- Ogni sentimento umano lo vivo e lo faccio mio.

15 Settembre 1973

E’ lo spirito che guardo, è nello spirito che penetro tanto da conoscere i miei fratelli della terra.

Coloro che desidero che vengano a me.

Io Gesù, vedo dentro e l’amore e le intenzioni e la gioia e il dolore.

E ogni sentimento umano lo vivo e lo faccio mio.

I buoni sentimenti umani! Non già le azioni basse, il malanimo, l’invidia, l’avidità e l’egoismo!

E l’uomo spesso è un misto di bene e di male, ma se sa vedere la verità sempre sceglie il bene.

Creature mie!

Sempre viene scelta la terra per ognuno di voi. E ognuno apprende dalla natura che lo attornia i primi sentimenti puri che dall’infanzia lo portano avanti fino all’eternità.

Così fu per Agostino, per Saulo, per Francesco.

Da dove viene Francesco se non da una terra dolce come la sua dolcezza?

Ecco Assisi verde e mistica del suo respiro!

E a te G. ho dato una terra marinara perché il tuo mare colorasse il tuo sguardo. E il tuo angelo ragazzo è nato in una città santa dove dall’alto di un’antica chiesa domina la statua del suo comandante Micael.

E il suo giorno di nascita fu un santo giorno per Lucca e il suo giorno di rinascita è il giorno in cui cielo e terra festeggiano e onorano il mio Micael.

Vedi che ogni cosa è sempre da noi voluta, sempre al suo posto, mai a caso.

Il caso non esiste! Ogni cosa è disegnata da mano divina.

Così tutto va in armonia nel grande disegno!

Io, Gesù vostro fratello in verità vi dico che un giorno felice per voi sentirete la musica della grande Armonia divina.

138- E la mia Parola deve andare avanti, ultima salvezza per tutti coloro che non mi hanno potuto conoscere.

19 Settembre 1973

Creature mie,

ferve un lavoro per gli spiriti, dalla terra sale al cielo, poiché uniti nel mio nome, uniti sotto l’ombra del mio legno, uniti in quelle parole che sono la sintesi di tutto il Vangelo “Ama il prossimo tuo come te stesso” vanno i miei piccoli apostoli a portare la mia parola nel mondo.

E la mia parola deve andare avanti, ultima salvezza per tutti coloro che non mi hanno potuto conoscere, per coloro che non mi hanno voluto conoscere.

La mia misericordia è per tutti.

E voi che mi conoscete, voi che avete capito come sono, come vi amo, come tengo a voi, come desidero che tut­ti tutti veniate a me, aiutatemi! Ho bisogno di voi per salvare gli altri!

Così uniti, in sincerità, in lealtà, voi che avete la grazia di poter più degli altri fare, voi i miei prescelti a portare l’amore lavorate, agite che il tempo è breve!

In verità Io vi dico che se vi ho scelti è perché ho guardato dentro di voi.

139- Chi porta l’amore, il mio amore nel mondo ora deve parlare.

24 Settembre 1973

Creatura mia,

porto la scintilla del mio amore nel cuore di tanti uomini perché con questo amore possano agire a me uniti.

I tempi sono per gli uomini difficili, soprattutto per il loro eterno futuro, che vivendo come essi vivono non potrà essere come Io vorrei.

E allora chi porta l’amore, il mio amore nel mondo ora deve parlare, testimoniare senza timore.

Compito non facile certo, ma la Parola mia andrà avanti con voi, poiché nulla teme e voi a me affidati nulla temerete.

Io vi farò trovare come già ho fatto, le giuste creature e la giusta strada.

Uniti nell’amore a me portatemi nel mondo.

Fate conoscere a tutti il mio volto e parlate della mia misericordia.

Piccole luci, lucciole, stelline, date luce e Io in verità vi dico che non vi lascerò mai soli nel vostro lavoro.

140- Testimoniare la verità è dare luce.

26 Settembre  1973

Creature mie,

rivedo il Golgota e risento quella sofferenza, Io Gesù che ho sofferto più nello spirito che nel corpo per chi si perdeva, per chi non veniva a me, chi non sarebbe venuto a me, ancora dopo tanti anni degli uomini, soffro per tutti coloro che non hanno capito.

E allora voglio che voi mi siate d’aiuto con la vo­stra testimonianza.

Testimoniare la verità è dare luce.

Sarete derisi, sarete compatiti, sarete tollerati, ma qualcuno vi crederà e comprendendo imparerà a conoscere il mio volto e la mia anima.

L’anima misteriosa che è una e tre, poiché Io sono nel mistero della Trinità.

La grande anima del Padre che tutto abbraccia e tutto creò!

E lo Spirito d’Amore che a tutto diede vita!

E Io unito al Padre mio e allo Spirito d’Amore in verità vi dico che Dio Uno e Trino è sempre stato poiché più grande, infinito immenso d’ogni cosa.

Voi avete piccole gocce di bellezza in terra in tutto ciò che vi è stato dato nella natura, ma quando avrete tutta la bellezza dell’infinito, allora soltanto comprenderete l’importanza di salvare il vostro e l’altrui spi­rito eterno.

La mia croce che ancora mi pesa, ora si fa legno, ora si fa radiosa di luce a seconda del bene e del male che compiono gli uomini.

La mia croce è là, invisibile ma reale alta nel cielo, a significare che tutta l’umanità dovrebbe vivere di quella reale invisibile ombra che si proietta sui miei diletti.

E poiché Io tutti amando, tutti vorrei vedere in quell’ombra.

Per questo ho bisogno anche di voi!

141- Tutto Io so delle mie creature, le conosco tutte, tutte, come un padre conosce i propri figli.

10 Ottobre 1973

Creature mie,

ecco la mia voce dolce e forte, la voce d’amore di chi è soltanto amore per voi!

Agostino vi parla e vi illumina per nostro volere, chi più dotto di lui sa spiegare così bene, così semplicemente e con chiarezza le cose del cielo!

Tempi difficili per chi vive in terra, soprattutto difficili per gli spiriti, tuttavia sempre in terra vi furono lotte guerre e altre prove.

Tutte prove d’amore per le creature, Io vorrei che tutti venissero a me.

Lo so che sono ancora deriso, ancora non creduto, lo so che fanno di me soltanto un uomo, uno stregone, un impostore.

So anche che mi amano, che mi venerano che mi sentono nei cuori.

Tutto Io so delle mie creature, le conosco tutte, tutte, come un padre conosce i propri figli e ancora di più poiché Io conosco l’essenza dell’anima di ogni uomo che è passato, che passa e che passerà in terra.

Mi rivedo nel dolore lancinante, sanguinante su quella croce che è il simbolo dell’amore.

E voi piccole luci, portate l’amore di quella croce nel mondo!

142- Venite con me, la mano nella mia mano, io vi porto verso il cielo.

16 Ottobre 1973

Creature mie

l’angelo che dall’alto vi sorride è vestito da ragazzo, chi vedendolo per miracolo, lo vedrebbe con i calzoni sbiaditi e una attillata maglia da marinaio!

Vedrebbe tuttavia un sorriso che soltanto coloro che appartengono al mio Regno hanno.

Un sorriso che effonde sorriso!

Il sorriso dei miei arcangeli che spesso hanno già in terra, dolce sorriso luminoso, il sorriso di tutti i felici veglianti la terra dove hanno lasciato i loro più cari.

Io Gesù che parlo alle mie creature, a tutte e molte non mi sanno udire.

Molte tuttavia mi sentono nel cuore e poche mi sentono veramente, come mi senti tu, sentono col loro spirito aperto parola per parola.

E le mie parole sono sempre di verità e hanno il suono dolcissimo di tutto ciò che è armonioso.

E quest’armonia che inonda i vostri spiriti, per grazia li fa vivere uniti al mio.

Mai vi lascerò soli!

Venite con me, la mano nella mia mano, io vi porto verso il cielo, verso la vera casa, là dove tutto è luce, là dove siete attesi, là dove la pace colmerà unita alla beatitudine i vostri spiriti.

In verità vi dico che è per voi il mio Regno!

143- La fede opera i miracoli, ma chi non ha fede non vede i miracoli.

16 Novembre 1973

Creature mie,

dopo persecuzioni, dopo il martirio a tutti coloro che mi amarono, a tutti coloro che mi amano e a tutti coloro che mi ameranno, si negano le più grandi verità perché ancora Io sia disprezzato!

Esperti che studiano il mio lino!

Quello che avvolse il mio corpo usato da Marta, Maria Maddalena e Veronica che fecero di quel lino la Santa Sindone non pen­sarono certo in quel momento doloroso che in esso la mia immagine restasse a testimoniare l’Uomo-Dio, poiché dicendo soltanto ‘figlio’ di Dio molti asseriscono che Io non sono Cristo, ma figlio di Dio come ogni essere umano, que­sti esperti sono esperti di cose della terra, ma non cono­scendo il soprannaturale non possono comprendere il miracolo.

E la Sacra Sindone è miracolo e non fu soltanto il sangue ancora grondante, no certo, né gli unguenti, fu cosa oltre le comprensibili cose della materia che in nes­sun modo avrebbero potuto formare la mia effige, dolente per la morte subita, sul lino, ma fu il miracolo, disegno divino che impresse la mia figura in quel modo, affinché gli uomini avessero ancora una prova.

E questo è un dono del Padre mio agli uomini che neppure ne comprendono l’importanza.

Sta a testimoniare di me, è il corpo mio doloroso, ma anche il mio spirito luminoso che restando per mira­colo dopo secoli ancora in effige, la mia vera effige dovrebbe far comprendere la verità dell’Uomo-Dio.

In verità vi dico: La fede opera i miracoli, ma chi non ha fede non vede i miracoli.

Non vivo fui deposto in quel sepolcro, fui deposto morto di dolore nel corpo flagellato, vivo certo nello spirito eterno luminoso, e come miracolo per dimostrare alle mie creature che per ognuno esiste resurrezione sono risorto!

Creature mie, vi bastino queste mie parole a controbattere tutto ciò che dicono coloro che non vedono oltre la terra, a coloro che mi disprezzano, a coloro che mi negano.

In verità vi dico che sono Cristo risorto affinché risorgano i miei più cari!

144- La pace dello spirito a voi che sapete vedere il futuro eterno che vi attende.

22 Novembre 1973

Creature mie,

voi che portate l’amore nel mondo con le parole di luce, siete i più vicini al mio cuore, perché sentite la mia voce, sentite me, il mio richiamo e il mio spirito.

Voi, le mie strade.

Voi che agite con le opere in umiltà e sapete dare senza far pesare ciò che date, voi miei prediletti.

Voi mamme di angeli, voi papà di angeli, voi con la croce nell’anima fate luce della vostra croce, che essa diventi il simbolo della vostra e dell’altrui speranza!

Sono Io Gesù, Io che torno in questi tempi al pensiero di “quei” tempi.

E la stella, e gli angeli e la pace promessa agli uomini di buona volontà! E’ la stessa che a tutti voi che fate, che date, prometto.

La pace dello spirito a voi che sapete vedere il futuro eterno che vi attende.

E allora la vita in terra è soltanto per meritare questo futuro eterno e gioioso che va nel non tempo del tutto, del nulla, della bellezza della visione!

Io, vostro fratello, figlio di Dio fatto uomo umile ma potente, dileggiato e martire che poteva rifiutare dileggio e martirio, ma in nome del Padre lo ha accettato nell’amore per l’umanità, vi amo e conosco tutti, tutti i fratelli della mia eterna anima.

Voglio da voi l’amore per gli altri, voglio l’azio­ne che i tempi sono brevi e dovete agire sempre più, con la Parola, la persuasione, lo scritto e le opere.

E tutto questo è per gli altri amore e per voi preghiera.

145- A tutti coloro che sentono nel cuore un brivido, un battito più forte, un senso di pianto dolce, ecco, Io per essi dò una grazia allo spirito.

23 Novembre 1973

Creature della terra,

il mio volto materiale vi guarda, guarda nei vostri cuori toccati dal bene che Io voglio a tutti, ai buoni, ai non buoni, agli esiliati, ai puri, ai lebbrosi!

Ecco apparirà il mio volto, il volto del dolore che è per tutti coloro che si sono perduti.

Pochi! Pochi! Questo vi rivelo.

Perché grande è l’amore, immensa la misericordia.

E’ per coloro che mi guardano con commozione una grazia poiché a tutti coloro che sentono nel cuore un brivido, un battito più forte, un senso di pianto dolce, ecco, Io per essi do una grazia allo spirito.

La grazia per lo spirito a tutti voi che conoscete il    mio volto poiché lo sentite nel vostro animo.

Sentite me che sono con voi, Io Gesù Cristo, l’uomo del lino, l’uomo del Vangelo, l’uomo che parla agli uomini di tutti i tempi, il solo risorto nella luce, il Re dei Cieli, il povero della terra.

In verità vi dico che questa sera per nessuno sarà una sera come le altre. Ancora una volta sono tornato in terra col mio corpo fisico e col mio immortale spirito che immortale come i vostri spiriti, vive come voi vivrete.

146- Vi illuminerò sempre, piccoli fari di un mondo buio!

26 Novembre 1973

Creature mie,

i fili del mio amore vi uniscono nell’amore.

Vi guido io, Io vi porto e vi porterò là dove dovete andare!

Le mie piccole strade!

Voi siete le mie stradine ombrose, i miei piccoli sentieri che portano gli altri a me.

Quelli che non mi vogliono sentire, attraverso voi mi sentiranno!

Vi ho unito perché vi voglio bene, miei piccoli apostoli degli ultimi tempi.

Date amore come Io dò amore!

Parlate, agite uniti nel mio spirito.

In verità vi dico che vi illuminerò sempre, piccoli fari di un mondo buio!

147- Scelgo chi voglio, scelgo coloro che hanno l’anima pura e che tale è rimasta attraverso le circostanze del­la loro vita terrena.

28 Novembre 1973

Creature mie tutte,

è il tempo della testimonianza!

Andate dove siete chiamati, accogliete chi viene da voi e ogni volta, per testimoniare la verità.

Esisto !

Esisto sotto il grande mistero della Trinità che è in me, in Noi, esisto nell’amore, esisto in ogni mia creatura e in ogni cosa.

E voi mie creature, tutte voi che udite, che sapete con fede ascoltare le mie parole, dite, fate, testimoniate che il tempo è breve!

Vi ho uniti, vi ho fatti incontrare, piccole gocce che unite formerete il fiume dell’amore che porterà a me salve molte creature che trascinerete nell’entusiasmo per me, nel vostro amore per me.

Queste parole sono per tutti coloro che hanno fede, che credono nei carismi che dono ai miei eletti per far sì che la mia voce vada avanti attraverso la loro voce.

Sono le voci del cielo che si spargono in terra, che vanno a portare la luce dove è buio.

E scelgo queste mie voci in tutti i luoghi meno pensati dagli altri, spesso suorine sante, certo, ma ancora più spesso persone del mondo e anche persone che hanno peccato secondo gli uomini, ma sempre con la scintilla dell’amore per me nei cuori.

Scelgo chi voglio, scelgo coloro che hanno l’anima pura e che tale è rimasta attraverso le circostanze del­la loro vita terrena.

E da voi, che li conoscete, voglio per essi amore e comprensione e tutti insieme uniti nell’amore per me date testimonianza di me.

Io esisto!

E in verità vi dico che tutti devono averne certezza.

148- Il miracolo sono Io, luminoso e risorto!

5 Dicembre 1973

Creature mie,

il miracolo  è tante cose!

In questa notte stellata è ancora miracolo la mia voce che penetrando i vostri spiriti ne scaccia la solitudine e li riempie del mio amore.

Sono Io Gesù, il vostro fratello, che parla a voi perché vi vedo dentro, vi conosco e vi amo.

Tutto è miracolo.

La vostra nascita, strada per il cielo, la morte terrena che liberando la vostra anima la colmerà di gioia.

Il miracolo sono Io, Io mandato in terra dal Padre mio e dallo Spirito Santo, uniti a me, in me, Io in loro!

Il miracolo sono Io, luminoso e risorto!

Il miracolo sarete voi tutti, uomini, quando risorgerete.

Il miracolo è la fede che avete fatta vostra.

149- Io che sono sempre stato, Io l’amore, Io l’eternità, Io la bellezza, Io la misericordia, Io la vita!

16 Dicembre 1973

Creature mie,

il filo che vi lega l’uno all’altro che vi unisce nello stesso compito d’amore per me, per la mia Chiesa, per operare uniti.

E’ il filo invisibile che Io creo per portare a me le mie pecorelle, perché altre ne portino a me.

Il pastore del lungo gregge formato dall’umanità che è passata, che passa, che passerà sul lungo ponte che è la terra.

Creature mie,

vi aspetto là sulla riva, vi guardo giungere, uno a uno.

Io Gesù che tutti conosco nel più profondo angolo del vostro spirito. Voi piccoli ultimi apostoli degli ultimi tempi. Voi che uniti andate nel mondo a portare il mio amore, in opere, in gesti, in scritti, in parole, in sofferenza, in rinuncia.

In verità vi dico che tutto ciò vi sarà lieve perché siete tutti all’ombra della mia croce.

Non vi nomino uno a uno perché so che ognuno al quale rivolgo queste mie parole, scritte dalla mano femminile di una di voi, quella che vi porta le “voci”, e ognu­no di voi comprenderà che queste mie parole sono per lui, per lei, per tutti coloro ai quali verranno lette, poiché sono Io che decido a chi verranno rivolte.

E ognuno mi sente nel suo spirito, e ognuno faccia della sua libertà un bene e agisca sempre seguendo quella strada che per tutti voi è stata da me tracciata quando voi non eravate  ancora e Io ero.

Io che sono sempre stato, Io l’amore, Io l’eternità, Io la bellezza, Io la misericordia, Io la vita!

150- Tanti anni fa Io nascevo per voi, per morire per voi, la vita è un breve arco che unisce la nascita alla morte per la gloria dello spirito.

Natale 1973

Creature mie

voi siete nella terra, ancora tesi a tutto ciò che alla terra appartiene, ma spesso, poiché parlo a te, a te, a voi che mi ascoltate per grazia divina, parlare attraverso una mia anima prediletta, avete pensieri che vi portano a me, al mio cielo, il mio Regno!

Il mio cuore si colma di gioia quando pensate a me con amore, l’amore che Io vi porto.

Sono nato in terra in quel giorno lontano ai vostri giorni eppure così vicino!

Che i tempi sono e non sono, sembrano…

Ricordo del mio passo in terra ogni cosa, dalle tenere braccia di Myriam al duro legno della croce.

E’ all’ombra di quella croce che voi passate in terra per poi goderne in cielo tutta la sua luminosità.

Io so quale bene vi debbo dare per rendervi eterni, vi dò, vi tolgo, vi mando il dolore certo, ma tutto ciò che vi è stato dato e tolto vi sarà reso.

Torneranno a voi le creature amate, quando nella mia luce, liberi, vi riunirete per sempre.

La mia luce vi inonda dall’alto e in alto vi inonde­rà.

Tanti anni fa Io nascevo per voi, per morire per voi, la vita è un breve arco che unisce la nascita alla morte per la gloria dello spirito.

Le stelle brillavano in quella notte lontana in cui nascevo e buio fu il cielo in quel giorno lontano in cui morivo.

Radiosa di luce fu la mia resurrezione!

E voi creature mie, destinate per nostro volere a risorgere, vivete in terra per questo, che in alto è il vostro e mio Regno!

In verità vi dico che per voi ho creato un mondo meraviglioso.

151- Cosi quando conterete dodici libri fatti da voi con nostre parole, sarà l’ora di mandarli avanti.

27 Dicembre 1973

Creature mie, miei respiri,

le mie parole non sono soltanto le mie, ma sono quelle di tutti coloro che parlano per mio volere.

Cosi quando conterete dodici libri fatti da voi con nostre parole, sarà l’ora di mandarli avanti. E sempre ne scriveremo altri, voi con la materia, Noi con lo spirito.

Vi verrà presto dato il modo di portare avanti in tanti cuori la Nostra luce.

Il mio amore, la sapienza di Agostino, le dolci preghiere di Armando che io ho tutte esaudite, le parole di San Filippo, i campanellini fatti parole di Tsing, la dolcezza di Chiara, la semplicità di Giovanni Bosco, le armoniose poesie, tutto tutto ciò che è stato dettato al tuo spirito G., fino alle parole di Myriam, fino a quelle di Micael glorioso.

Non scordare i santi più umili e dolci, di ognuno parlate e fateli amare attraverso i loro scritti celesti.

In verità vi dico, Io Gesù Amore che tutto questo è dare amore.

152- Vale la pena di vivere anni in terra di dolore, in fatica, in sacrificio per godere quell’attimo.

28 Dicembre 1973

Creature mie, uomini della terra,

sul finire di un anno a voi lontano eppure vicino, ché il tempo è lungo e nel contempo breve a passare, Io nascevo in terra per la vostra redenzione.

Come ora c’era una cometa a illuminare la mia grotta, ora illumino la terra, segno di un evento che agli increduli darà fede.

La fede è la luce dello spirito che da agli uomini la grande speranza dell’eternità.

Tuttavia molti non hanno questa luce, ne la cercano, occupati in cose della terra non vedono il cielo evocante alti pensieri nei loro spiriti, così non pensano e così passano.

Altri cercano e con gioia trovano. Sono essi coloro che hanno compreso che la vita non è di questa terra ove Io, invisibile a te, sono in questo attimo, a coloro che hanno compreso Io do.

Do luce, do amore, do speranza.

Poiché Io sono luce amore e speranza, faccio dono di me stesso a coloro che mi vogliono nel cuore. A coloro che mi vogliono compagno nelle chiare e nelle buie ore del loro andare.

Tu creatura mia, che metti sui fogli parole di luce, sappi che presto andranno per il mondo e la loro luce penetrerà molti spiriti. Piccoli fari illuminanti quelli a voi più vicini, darete luce anche a quelli a voi lontani.

Questo è amore e l’amore è come lo spirito senza tempo senza spazio.

Come lo spirito è eterno.

In quel tempo lontano e vicino nascevo in terra, piccolo bimbo tra le braccia di Myriam, mi rivedo, re e indi­feso e dopo ancora mi rivedo nel piccolo roseto, rivedo la piccola falegnameria con i rudi attrezzi, i trucioli, i legni.

Myriam mi guardava con dolcezza e lei che sapeva che Io sarei stato vittima dell’amore, mi guardava crescere con gioia e dolore alternati sempre, poiché la gioia era perché essa era mia madre e il dolore era perché sapeva che un giorno Io avrei per amore dato la vita con dolore lancinante.

Così Myriam madre di tutti, tutti comprende e maggiormente comprende la maternità dolente.

Ti comprende Myriam, ma da te vuole quella forza che essa ebbe, anche tu sai che tuo figlio è risorto.

In verità vi dico che l’attimo in cui si risorge dalla terra al cielo è meraviglia.

Vale la pena di vivere anni in terra di dolore, in fatica, in sacrificio per godere quell’attimo.

153- E la mia gioia è per voi che per me nel bene agite nella difesa della mia realtà.

4 Gennaio 1974

Creature mie,

unite state operando! E quest’opera rende il mio cuore aperto alla gioia che mi date.

Non per me è il dolore per chi cerca di offuscare la mia realtà, no, Io come Dio nella Trinità non soffro per me, ma per tutti coloro che facendo il male soprattutto agli spiriti altrui, si perdono.

Per coloro che non mi sanno vedere, che non mi vogliono vedere e non mi vedranno è il mio dolore!

E la mia gioia è per voi che per me nel bene agite nella difesa della mia realtà.

Per voi è la mia gioia, per voi che mi vedrete!

Ed è per tutti coloro che vivi in me, mi vedono!

Ritorno col pensiero al tempo in cui passai in terra da uomo. Tuttavia non riesco a comprendere completamente certe basse azioni umane.

La mia misericordia è grande così la comprensione certo, ma esistono nell’uomo sentimenti così meschini che neppure Io che sono stato uomo e sono Dio posso capire.

Questi sentimenti che non vengono da Noi Trinità, saranno certamente compresi dalle forze del male che li pro­vocano, l’inseriscono negli spiriti umani.

Troppo male, troppo, la mia corona penetra con le sue spine nella mia carne, i chiodi mi feriscono ancora e ancora mia madre piange di quel pianto silenzioso di vero dolore che ebbe per me quando pativo su quel legno.

A voi quel legno faccia sempre ombra per rendervi degni di me, di Noi, in ogni vostra azione del vostro tempo che vi porta a me.

E sarò là col sorriso, dalla croce staccato, lumino­so risorto, felice che ognuno che arriva a me è uno che torna a casa salvo. Salvo dal male, puro, non sfiorato dai pensieri cattivi, limpido, dolente in terra, stanco sofferente…

E davanti al mio sorriso, e vedendo quella croce dietro di me ma da me staccata, luminosa e reale, ogni creatura che torna a me in quell’attimo comprende tutto ciò che in terra non poteva comprendere e mi ringrazia del dolore che ha patito.

In verità vi dico che Io ho vissuto in terra soltanto per voi.

154- L’attimo in cui la vostra anima sarà libera, il primo attimo e dopo per sempre, avrete la gioia più grande.

13 Gennaio 1974

Creature mie, la morte è vita!

Chi teme la vita? Non voi che avete avuto il dolore della prima vita.

Io vi aspetto là, io vi sarò accanto in quell’ora e accanto a me in quell’ora ci saranno tutti coloro che vi amano e rinati prima di voi sono già qui, con me tra le mie braccia, nella mia luce!

L’attimo in cui la vostra anima sarà libera, il primo attimo e dopo per sempre, avrete la gioia più grande.

E allora perché temete la morte?

La morte è la vostra vita futura.

In verità vi dico che Io sono la vita.

155-A me, Gesù-uomo diede umanità e scienza infusa o ispirata in maggior quantità che non ad altre sue creature perché Io sono stato un uomo per amore degli uomini, ma sono Dio nella Trinità una e trina, misteriosa e santa.

6 Febbraio 1974

Creature mie,

l’umanità e la scienza furono in me infuse dal Padre mio.

Il Creatore che facendo uomo la seconda parte di se stesso, lo fece come ogni altra sua creatura a sua immagine e somiglianza.

Ogni creatura dal Padre mio creata ha qualità donategli alla nascita dall’anima, cioè insite. A me, Gesù-uomo diede umanità e scienza infusa o ispirata in maggior quantità che non ad altre sue creature perché Io sono stato un uomo per amore degli uomini, ma sono Dio nella Trinità una e trina, misteriosa e santa.

Molti di coloro che scrissero di me, che scrissero cose del cielo sono nel giusto poiché scrissero sotto ispirazione divina.[……]

Molti scrissero di Noi cose fantasiose poiché non ispirati.

Tuttavia chi ha scritto per il bene degli uomini e nel mio volere, sempre ebbe ispirazione.

In verità vi dico che le cose del cielo devono venirvi dal cielo.

156- E a quelli che eleggo a miei apostoli ho dato nel tempo  della loro vita terrena la passione!

7 Aprile 1974

Creature mie,

sono i giorni della mia passione!

E a quelli che eleggo a miei apostoli ho dato nel tempo della loro vita terrena la passione.

Una piccola o grande parte del mio dolore, sotto forme diverse, ma ognuno di voi ha portato o porta o porterà con me il peso di quel legno. E questo è per aprirvi lo spirito e dopo per donarvi il mio Cielo.

Rivedo la mia entrata in Gerusalemme, risento quell’aria, sento quelle voci.

Rivedo tanti volti, rivedo Giuda e mi si stringe il cuore, Giuda che ancora in terra esiste con altro nome, altre sembianze, ma eguale spirito.

Rivedo tutti i miei apostoli.

I primi miei seguaci e dopo gli altri, tutti gli altri che mi hanno seguito, che hanno vissuto per me, che
hanno testimoniato di me.

E infine vedo voi piccoli apostoli di questi ultimi tempi

della terra.

Creature sconosciute a molti, ma care al mio cuore!

Il dolore, la mia passione che ho dato anche a voi,
è per voi stessi e per salvare altri.

E l’aiuto che do a voi in parole di luce per il vostro spirito, datelo sempre agli altri, coloro che vi mando, coloro che vi faccio incontrare, tutti hanno sete di beni spirituali, tutti hanno sete di fede.

Piccoli apostoli date per quanto vi è possibile testimonianza di me, del mio amore, date la fede!

Riuscirete sempre nel vostro intento perché vi ho scelti per questo.

157- Il mio risorgere è la più grande promessa fatta a tutti gli uomini: risorgerete!

11 Aprile 1974

Creature mie,

creature che siete in terra in questo tempo che va, perché non ascoltate la mia voce? Per voi che non mi sapete ascoltare è la mia passione.

Per voi che mi avete nel cuore è la mia resurrezione.

Basterebbe credere al mio risorgere per agire e vivere in modo limpido e chiaro, in bontà e onestà.

Il mio risorgere è la più grande promessa fatta a tutti gli uomini: risorgerete!

Risorgere significa rinascere, nascere alla mia lu­ce, alla mia verità, nascere senza i giorni, senza le ore, senza i mali!

Io non vorrei vedervi soffrire, mai, neppure in terra, ma so, Io so, quale fonte di grazia sia il vostro do­lore per i vostri spiriti anelanti luce.

Dopo, dopo il vostro risorgere non avrete più dolori poiché vivrete in me e di me!

Mi rivedo là, in quell’attimo il primo (dopo non vi fu più il tempo che segnò i miei trentatré anni terreni) mentre salivo al Padre in una gloria infinita.

Tutta la mia passione rivedo e rivivo, e la mia passione, voi creature mie, la vivete se quando vi mando il dolore lo saprete affiancare col pensiero di me unito a voi.

Negli attimi bui della vostra esistenza terrena chiamatemi, Io vengo a voi, entro in voi e lenisco il vostro dolore perché lo faccio mio e uniti lo sopportiamo.

La vostra passione creature mie, miei respiri, ha tante forme, è pianto, è nostalgia, è fatica, è male fisico, è delusione, è povertà di spirito, è povertà materiale.

Unitevi a me nei vostri dolori e nelle vostre fatiche.

Io vi aiuterò a portarne il peso, voi mi aiutate a portare la croce.

158- Pensate miei cari al mio legno, alle mie spine, al mio sacrificio e allora molto comprenderete.

12 Aprile 1974

Creature mie,

queste mie parole per ognuno che in me le ascolta, sono a dimostrare l’amore mio per tutta l’umanità.

Pensate miei cari al mio legno, alle mie spine, al mio sacrificio e allora molto comprenderete.

Pensate al mio dolore per tutti voi che perdevo e alla mia gioia per tutti voi che avrei ritrovato nel mio Regno.

E nel mio Regno è tutto ciò che il vostro spirito anela, e allora perché voi che non mi ascoltate non cambiate in voi stessi?

Chiedete a me la fede e Io ve la donerò. E allora tutto in voi sarà più chiaro, e allora vedrete la vita che passa nella sua realtà, e allora vivrete di speranza, la speranza di vivere veramente là dove sono tutti coloro che fecero bene il loro passo terreno, nella carità e nell’amore, nell’onestà e nella chiarezza.

Essi sono accanto a me nel mio Regno.

Io, nel giorno del mio dolore parlo a voi che non mi conoscete, a voi che non mi cercate, per voi ho sofferto, per voi soffro.

E siete voi coloro che non mi sanno ascoltare, colo­ro che non credono in me e non credono nei miei piccoli canali, eppure Io vi parlo oggi poiché è oggi che ancora sono per voi in croce!

Io non vi accuso, Io sono la misericordia, ma vi esorto ad essere come Io vi voglio, vi esorto a cercare di amare meglio, di dare di più, di esigere di meno e di cercare me.

E’ nel dolore che mi cercate e allora ben venga il do­lore per voi che non comprendete, sarà pur sempre amore mio per voi, e voi non lo comprenderete se prima non mi avrete cercato, se non mi avrete trovato.

In verità, Io Gesù, l’uomo della Croce, l’uomo del lino, l’Uomo Dio che tutti vi ama di un amore non umano ma divino, perciò grande, più grande, vi chiamo tutti a comprendere ciò che voglio da voi.

Voglio l’amore per il vostro prossimo e da questo partirà la lealtà, l’onestà, la sincerità, la carità.

Da voi non voglio molto, Io che vi darò tutto!

159- Io ogni volta che vengo a voi nell’ostia faccio ancora

il miracolo!

23 Aprile 1974

Questo è il mio sangue questo è il mio corpo!

Questo è il miracolo che ogni giorno la Trinità rinnova perché gli uomini siano uniti in me, la seconda persona della Trinità, Io Gesù, colui che per l’umanità fe­ce dono di tutto se stesso e ancora finché sarà la terra farò dono di me.

Attraverso le mani santificate di tutti coloro che comprendono il grande compito che hanno: dare me a chi mi sa tenere nella sua anima.

Io ogni volta che vengo a voi nell’ostia faccio ancora il miracolo.

Il mio corpo! Mistero e grandezza l’Eucarestia!

Faccio così rivivere me in tutti coloro che bene comprendono questo miracolo, e rivivo nei puri, nei piccoli, nei chiari.

Io vengo a fare dono di me a voi tutti, vi dò beni per

lo spirito, vi dò forza per le vostre azioni, vi dò la speranza!

E’ questo un miracolo che ha voluto il Padre per voi, che lo ha voluto per voi lo Spirito d’Amore, che ho voluto Io, Noi la Trinità Santa lo abbiamo voluto per voi tutti uomini, per portarvi in alto.

160- In ognuno di voi vedo lo spirito, di ognuno di voi conosco il volto.

23 Aprile 1974

Creature mie,

Io Gesù come ogni volta che vi porto la Parola, la porto a voi e a tutti coloro che dopo la potranno ascoltare.

Io so chi dovrà per mezzo vostro ascoltare me. Tutto di essi e di voi so, e per ognuno ho pronte le mie brac­cia.

Le mie braccia tese verso tutti voi che passate in terra in questi tempi facili per le cose di materia e difficili per tutto ciò che riguarda gli spiriti.

E così parlo a tutti voi che mi riconoscete non già soltanto da queste mie parole, ma dalla pace che penetra in voi nelludirle.

E a voi tutti chiedo! Chiedo amore per gli altri, chiedo abbandono e confidenza in me, chiedo coraggio nel testimoniare di me.

E ognuno di voi che ascolta queste mie parole penetranti un’anima che riesce a farle sue nel breve tempo di metterle sul  foglio, sappia che parlo a lui, proprio a lui, a tutti coloro che ascoltano me, che vivono già di me con il sacrificio e l’opera.

Miei consacrati, cari al mio cuore, sono con voi, mie creature del mondo che mi amate sono con voi.

E voi che mi sapete amare, cercate in voi stessi l’a­more per me. Io sono con voi!

In ognuno di voi vedo lo spirito, di ognuno di voi conosco il volto.

Non siete mai soli, Io vi guardo vivere e agire.

I tempi vanno, si preparano gli eventi e dall’alto Noi prepariamo gli spiriti dei terreni a vivere in quei tempi che verranno, con le parole che passano attraverso coloro che hanno avuto il dono di udirle.

Queste parole di luce devono andare avanti! E ognuno di voi che sa che sono parole di verità le mandi avanti.

Nulla è perché è, ma perché deve essere, come in questi tempi della terra in cui molti spiriti si aprono per ricevere voci e voci.

E questo per voi sarà ancora dare, sarà ancora amo­re per me.

Portate avanti la Parola!

161- Chi consacra ha mani che possono dare la vita, che danno la vita!

23 Maggio 1974

Creature mie,

sono Io, il vostro Gesù, Colui che tutto vede, che
tutti conosce, che tutti comprende…

Io che ho creato i migliori, oggi nel tempo vostro vi parlo dei migliori.

Essi sono coloro che mi sentono, che sentono la Verità. E questi sono coloro che attraverso tutti i tempi della terra portano la mia luce e danno la mia luce.

I miei santi, noti e ignoti, già del cielo e ancora della terra.

I santi consacrati a me, i santi sacerdoti eletti al mio cuore.

E vivono ai tempi vostri ancora di questi santi, ignoti, ignoti al mondo, ma non a me, non a me.

Perché Io li veglio, Io li seguo, Io mando ad essi il martirio e la forza.

Chi consacra ha mani che possono dare la vita, che danno la Vita!

E coloro che sembra consacrino possono dare la morte.

E Vita e morte non sono della terra, ma dellinfinito.

L’infinito sono Io!

La morte e la vita sono ancora Io a seconda dell’o­pera degli uomini.

Chi mi ama avrà la Vita e chi mi rifiuta avrà la morte.

In verità vi dico che per voi sarò Vita!

162- E Roma fu scelta per avere la più grande Chiesa, avrà sempre la più grande Chiesa.

30 Maggio 1974

Creature mie,

la mia terra non ha pace! E voi cosa potete fare, questo è voluto perché gli uomini lo vogliono, ma verrà il giorno in cui sorgerà il sole sulle rovine e gli uomini in quel sole sentiranno me.

Poiché Io sono in tutti gli uomini, anche in coloro che non mi vogliono.

Io Gesù che per volere del Padre mio, scelsi come
madre la più pura, la più limpida, l’unica immacolata
proprio là in quella terra dove ancora per chi mi sente,
si sente il mio respiro.

E Roma che fu scelta per avere la più grande Chiesa, avrà sempre la più grande Chiesa.

Dalla lotta, dal martirio, dal sangue e dal dolore gli uomini escono purificati e imparano a conoscere me.

La vita degli uomini è simile in tutti i tempi ter­reni, gioia e dolore, affanni e incertezze sempre si so­no alternati nelle anime umane perché gli uomini mi sen­tano nelle loro anime, perché mi ritrovino nei loro cuo­ri.

Il passo terreno è fatto di tante prove e tutte per
portare a me. Molti non sanno superare queste prove, non
le accettano e si perdono e Io li perdo.

E allora mi rivedo ancora sulla croce, rivedo ogni volto delle mie creature, e ancora sanguinano le mie ferite…

Ho bisogno anche di voi piccoli apostoli, voi aiutatemi a salvare anime, a riportare a me le mie creature.

Questo compito che dono a pochi attraverso il dolo­re è un grande compito, è dimostrare la mia fiducia.

Venite a me, venite e portate altri con voi, quelli che vi mando, quelli che vi faccio incontrare.

In verità vi dico che l’amore crea altro amore.

163- Non pensare da solo, pensa assieme a me.

31 Maggio 1974

Creature mie,

Miei piccoli apostoli! E gli apostoli li ho scelti tra coloro che conoscevano la rinuncia, non già tra i ricchi, che i ricchi mai sono tra i miei eletti.

Tuttavia vi voglio dire che per voi ci sarò sempre Io a provvedere ciò che vi sarà necessario e qualche volta superfluo.

Non vi lamentate, né siate scoraggiati, il bene vostro Io ve lo dono sempre poiché Io so qual’è il vostro bene!

E tutte le cose di materia che vengono a preoccuparvi Io ve le risolverò.[……]

Io sono giusto e sono amoroso, e tutto ciò che servirà a farti agire in serenità di spirito ti verrà da me donato, ma voglio più fiducia in me, in me confida in me affidati.

Non pensare da solo, pensa assieme a me.

Da voi ho voluto un immenso sacrificio, ma vi ho già dato molto e molto vi darò.

164- Affidati a me, senza pensiero alcuno di materia, staccati da tutto.

13 Giugno 1974

Mie creature,

il vento è l’amore, quel vento che Io sentii nel mio orto, leggero vento, brezza nelle ore notturne, nelle se­re di luna…

Un passo del mio libro parla del passero che sempre avrà il suo cibo, ne ha timore di non averlo, né si preoccupa.

Questo è il segno della mia provvidenza!

Tuttavia voglio la fede e la fiducia in me da coloro ai quali sempre provvederò.

Affidati a me, senza pensiero alcuno di materia, staccati da tutto ciò che per molti è vanto e per altri orpel1o, ecco Io a coloro che in me hanno fiducia e fede, sem­pre darò il giusto!

E il giusto per l’uomo che passa in terra, non è mai il superfluo e non e mai l’insufficiente.

E voi, miei cari, cari al mio cuore e scelti da me per un dolce compito, che tante soddisfazioni darà al vostro spirito, state affidati a me con fede e fiducia.

In verità vi dico che sono con voi in ogni attimo del vostro tempo.

165- Voi siete il mio pensiero, emanazioni d’amore del Padre mio e dello Spirito divino, che in terra fate la vostra strada da me tracciata!

25 Giugno 1974

Mie creature, sono con voi, in ogni attimo del vostro passare!

Conosco i vostri cuori, Io che vi conoscevo da sempre poiché voi siete in me e Io in voi.

Voi siete il mio pensiero, emanazioni d’amore del Padre mio e dello Spirito Divino, che in terra fate la vostra strada da me tracciata.

La strada per arrivare a me!

E il dolore che a tutti voi ho donato, è una grazia per i vostri spiriti poiché essi si sono innalzati fino a me.

Il giorno al di fuori del tempo, nel felice non tempo che per voi tutti è stato creato per amore vostro, scorderete ogni vostra pena quando il passato non sarà più e il presente sarà eterno, Io Gesù vi renderò in gloria ogni vostra lacrima.

166- A voi dolenti Io parlo, non già a coloro che tutto esigono dalla vita terrena senza domandarmi nulla.

10 Luglio 1974

Mie creature,

voi che andate, voi che date testimonianza di me, voi che di me parlate, spiegate a coloro che non mi conoscono che la mia giustizia è infinita.

Io che non ho mai promessa la felicità in terra, ma
nel mio Regno, il Regno dei Cieli, in verità vi dico che ogni cosa che avviene in terra da me voluta, come il tempo in cui le mie creature devono in terra sostare, siano brevi o lunghi gli anni, come le malattie, i dolori del­lo spirito e i pesi del corpo, tutto è giustizia e nulla è ingiusto, poiché voi che sapete, potete ben comprendere che la terra non è il luogo dove eternamente si vive, e allora nel grande disegno della grande eternità, ecco tutto comprenderanno anche coloro che in terra mi giudicano.

Il mio cuore si fa vostro quanto più dolore Io dono
a voi.

A voi dolenti Io parlo, non già a coloro che tutto esigono dalla vita terrena senza domandarmi nulla.

A voi ho dato molto di più, vi ho innalzati fino a me, vi parlo, il mio cuore batte col vostro, uniti a me vivete, di me parlate e da me tutto accettate.

Voi, piccoli apostoli, voi che con me portate quel peso, il legno che per me fu dolore e dopo fu luce, per voi è dolore, ma dopo sarà luce.

Quella luce sono Io e di quella luce vi illuminerò e già vi illumina dì quella luce un piccolo raggio.

167- Ecco altri mondi con altre creature e tutte per venire al mio Regno.

11 Luglio 1974

Creature mie,

a voi basta un mondo per raggiungere il mio Regno, tuttavia nel grande disegno divino, nell’universo intero per voi mistero, ecco altri mondi con altre creature e tutte per venire al mio Regno.

Torno ad  ogni mondo per salvare, per redimere, per dare l’amore.

Io, il Figlio di Dio!

Questa è una verità che a voi rivelo, poiché nelle verità rivelate agli uomini questo non ha importanza, poiché ogni creatura della terra passa soltanto dalla sua terra per arrivare a Noi Trinità.

Altri mondi sono esistiti, altri ne esisteranno e ognuno da Dio creato per amore di tutte quelle creature emanazioni del grande pensiero divino, perché ogni emanazione di Dio deve fare una prova in un mondo per poi arrivare a Dio.

Rivelazione per voi che non volete sapere per curiosità, ma per amore, per avere più conoscenza.

Creature, per amore mio verso di voi, voi che siete me vi ho rivelato una grande verità.

168- Ancora oggi mi mettono in croce, ma ancora oggi per coloro che mi sanno amare risorgo!

17 Agosto 1974

Creature mie,

ogni parola è un consiglio a voi, anche se è un mio desiderio.

Io vi consiglio il bene per il vostro bene, vi consiglio l’amore perché vi amo!

Sono Io, l’uomo della paglia e della Croce, l’uomo del miracolo. E questo miracolo che in ogni ora del vostro tempo si rinnova in mille e mille forme, ha per voi questa forma, le nostre parole!

Un filo invisibile vi lega agli eterni, con essi vivete e l’eternità gioiosa che ho donato al fiore della vostra vita, ecco, con lui già la vivete!

Io sono eguale per ogni mia creatura e per ogni tempo.

La mia voce ogni mia creatura raggiunge poiché sono in ogni cosa.

Scelgo Io il modo di raggiungervi e voi per mia grazia ho raggiunti con la mia parola.

La mia parola per voi è luce!

Date questa luce a coloro che sono nel buio.

In verità vi dico che Io tutti amo, ma non tutti mi amano. E allora rivedo la mia croce, ne risento il peso.

Ancora oggi mi mettono in croce, ma ancora oggi per coloro che mi sanno amare risorgo!

169- Vi darò il modo di agire, Io vi darò il modo di parlare, di
testimoniare, di portarmi anime!

21 Agosto 1974

Mie creature,

ero là, con voi, il mio cuore nei vostri cuori! In una sera della terra, sotto un cielo stellato, Io in voi, voi in me. Dai miei angeli vegliati.

La vostra preghiera, il nostro colloquio! Ho parla­to con la voce di uno di voi, vi ho detto quello che per voi ho sentito.

Vi ho tracciata la strada che vi porterà a me. Quel­li che ho scelti a miei apostoli.

Nel tempo sempre vi furono apostoli da me scelti, nascosti, umili, ma con l’amore per me. Furono essi dei santi noti a tutti e furono essi dei santi noti a me.

Voi siete dei vostri tempi e per i vostri tempi. Molto potete fare se lo volete. Tu che fai tue le mie parole che per mio volere senti nel tuo spirito, scrivi tutto ciò che ti viene dettato, sempre!

Voi che leggete le mie parole e le parole di eletti spiriti che ancora hanno un compito per i terreni: portarli a me, fate tesoro delle mie e delle altrui parole. Parole di luce.

Mio piccolo gregge! Il gregge che viene verso il pastore, il gregge del pastore vigilato.

Vi ho scelti sul legno doloroso in quel tempo lonta­no in cui la verità per chi non mi sa accettare, per chi non mi vuole accettare, si fa leggenda.

Per voi è verità, è verità e miracolo questa mia voce che parlando ai vostri spiriti penetra nei vostri cuori.

Siatene sempre i portatori di questa mia verità. Vi darò il modo di agire, Io, vi darò Io il modo di parlare, di
testimoniare, di portarmi anime!

In verità vi dico che questo modo di vivere in terra è la scala verso il Cielo. Verso le mie braccia, tese ver­so di voi!

Io, Gesù Amore vi accoglierò nel mio Regno se voi seguirete la strada illuminata dalle mie parole.

170- L’amore dello Spirito Santo, la saggezza e la grandezza del Padre mio, e il mio cuore, vivono con voi nel­le vostre ore del tempo che vi segna il passo terreno.

22 Agosto 1974

Mie creature,

non già è la mia benevolenza per voi, fonte di cose che stupiscono, quelle che il mondo-terra chiama “grandi cose”. No, mie creature, Io vi mando il mio amore nel silenzio, nello spirito, nel cuore!

Voi che vivete in me e di me, mi potete vedere nel­la luce più forte di una stella, mi potete vedere attra­verso il sorriso di uno di voi, mi potete vedere in un fiore o nello sgorgare di una polla d’acqua.

Eppure, sono le piccole cose, le grandi cose, poiché in ogni mia cosa per voi creata vive il mio amore.

L’amore dello Spirito Santo, la saggezza e la grandezza del Padre mio, e il mio cuore, vivono con voi nel­le vostre ore del tempo che vi segna il passo terreno.

Quando vi vidi, là nel dolore eppure e per sempre nell’amo­re, guardai ogni vostro volto e ogni vostra anima e nel tempo vi riconosco poiché da sempre vi conoscevo.

Ad ognuno dono un sentiero e di voi mi curo perché vi voglio con me. Non temete la vita materiale, Io per voi provvedo, fatene un ponte per quella spirituale!

Una stella vi ha parlato di me, ero in quella stel­la e in verità vi dico che tutto di voi so e comprendo.

Ho bisogno anche di voi miei sentieri, voi che per divina permissione avete le mie parole, portatemi anime!

Siate i sentieri delle anime che verranno a me, al­la fine del loro tempo terreno, al principio dell’eternità.

171- L’amore mio che in voi rivive a mia immagine. Tre figure, un Sole: la Trinità.

23 Agosto 1974

Mie creature,

la mia Provvidenza è infinita, ma spesso a voi non pare!

Eppure Io Gesù, per voi faccio il meglio e ciò che non vi dono è un più grande dono che faccio a voi!

Mai vi lascio se state a me affidati, abbiate fidu­cia in me, nessun timore mai, che Io curo le piante e nutro gli uccelli come mie creature, e allora perché Io non dovrei curare voi se in me siete fiduciosi?

Spesso ciò che sembra a voi un bene, non è un bene, spesso un male può sembrare un bene e un bene un male.

Voi affidatevi alla mia Provvidenza, soltanto così vivrete liberi dal pensiero di ciò che è materia e vibrerete sempre nello spirito.

Da voi voglio perché vi ho dato! Vi ho dato un Angelo per l’eternità e questo è un bene ben più grande che se vi avessi lasciato un figlio per la vita terrena, vi ho dato un privilegio che a pochissimi in terra ho dato: la comunione con gli Alti Spiriti, cosa già al di fuori della terra, così da voi voglio un ben dolce apostolato: voglio che di me testimoniate e con l’amore e con le parole di luce!

Voglio anime da voi, tu irruente novello Petrus, tu piccola Luce, e tutti voi che udite le mie Parole e le fate vostre! Sentitele nel cuore come musica, come Veri­tà, come amore.

L’amore mio che in voi rivive a mia immagine. Tre figure, un Sole: la Trinità.

In verità vi dico: Andate avanti così, vi darò Io quello che vi serve per la materia e lo spirito.

172- Nel silenzio vi parlo, nel silenzio ascoltatemi.

28 Agosto 1974

Mie creature, anime della mia anima!

Fate ogni cosa nel mio nome, così mi sentirete sempre nei vostri spiriti!

Amo il colloquio con voi, e dove è più vivo, davan­ti a un altare. Qui Io sono in corpo e spirito, qui esi­sto come esisto in ogni cosa e in ognuno di voi.[……]

Mai vi lascio e voglio che mai mi lasciate! Parlatemi, chiedetemi, Io vi dono tutto ciò che per voi è un bene, poiché di voi ogni cosa e ogni esigenza conosco.

Vi dono forza perché possiate essere pronti a combattere nel mio nome. Sempre nel mio nome andate avanti. Ogni gesto, ogni atto d’amore fatelo nel mio nome. Ed Io vi ver­rò incontro sempre, la mia mano tesa verso di voi, il mio cuore batterà col vostro e le mie braccia aperte vi aspetteranno là, dove Io tutti aspetto, alla fine del vostro passo terreno.

Legati da quel filo che si chiama amore, agite, è il tempo per voi di agire, di testimoniare la mia esistenza e ogni mia verità.

Piccoli apostoli sconosciuti al mondo e noti al mio cuore. Il mio spirito inonda i vostri e a ciascuno di voi in modo diverso, ma sempre amoroso Io parlo. E voi mi sapete sentire!

Pregatemi per coloro che non mi sentono! Accoglierò ogni vostra supplica. Ognuno che verrà a me per merito vostro, sarà il benvenuto, e se confiderete in me molte anime mi saprete portare.

Nel silenzio vi parlo, nel silenzio ascoltatemi.

173- La terra non è il mio Regno, né il vostro e il vo­stro Regno vi attende.

5 Settembre 1974

Mie creature,

piccoli sentieri, soldatini ai miei ordini! E i miei ordini sono carità e amore.

Due parole, un solo sentimento.

Attraverso il vostro amore e i vostri atti di cari­tà, chi non mi conosce, mi conoscerà, perché vedendo ca­rità e amore in voi, comprenderà che voi non siete soli. Comprenderà che un essere più alto di voi vi sovrasta e lo sovrasta. Così, prima di parlare di me amate coloro ai quali di me parlerete.

Vi conosco, ho fiducia in voi, creature che avete vissuto nel mondo eppure ne siete tanto al di sopra da comprendere che il vero mondo è il mio Regno!

La terra non è il mio Regno, né il vostro e il vo­stro Regno vi attende.

Guardate le stelle, non guardate i sassi. Guardate fiduciosi là, dove andrete, dove Io sarò!

Ora sono con voi come sarò allora con voi.

Le mie parole sono per coloro che mi sanno sentire, voi mi sentite, voi vivete di me e Io vivo anche di voi, poiché sono voi e voi siete me.

Il mio Regno vi attende con tutte le sue dolci promesse, inimmaginate a voi, che per voi saranno realtà quando voi sarete luce!

In verità vi dico che ogni mio pensiero è vostro.

174- Chi più mi può ascoltare, più è responsabile di ciò che dopo fa o non fa.

10 Settembre 1974

Mie creature,

che qualche volta vi smarrite, poiché invece di guardare me, guardate le cose della terra.

Vi date pensiero per cose che passano, cose alle quali Io sempre provvedo, se voi in me sapete confidare. Vi affannate, pensate, cercate rimedio a cose che Io posso rimediare.

Quante volte vi ho detto che sono con voi e in voi?

Quante volte vi ho ripetuto che a voi provvedo, che di voi mi curo?

Le mie parole per voi sono miracolo, non è comune aver il dono di udire queste mie parole e non è comune questo mio dono.

Voi che avete molto anche se spesso pensate di aver poco. Voi che avete già in terra l’ombra dell’eternità che vi ripara dal cocente sole della vita terrena, voi che siete guidati dal Cielo, voi che avete in alto un angelo che prima che per altri, per voi opera e voi protegge, dovreste essere sempre più sereni, sempre più fiduciosi: Io vi parlo!

Io Gesù vi ho scelti miei apostoli, Io: vi ho donata una forza atta a farvi vivere sospesi un poco tra cielo e terra, vi ho donata molta conoscenza di cose celesti, vi ho promesso molto e molto manterrò, ma da voi voglio fiducia, confidenza, affidamento in me!

E voi siete tutti coloro che intendono queste mie parole, poiché ognuno di voi che intende spesso ha avuto
scoramento, sfiducia e timore, ma voi siete tutti coloro
che già intesero queste mie parole, mandate attraverso
questo dolce mezzo, scelto da Noi Trinità, per un scopo
ben preciso, nel disegno divino predestinato, e tutti voi
che mi avete udito, siate più forti, più fiduciosi e in
me sappiate guardare meglio.

I tempi vanno, tutti voi che udite le mie parole, avrete il vostro compito, sappiate vedere la verità in voi e in me, di me mol­to dovrete testimoniare poiché Io vi ho scelti per que­sto.

Per questo vi ho parlato, ho fatto sì che vi incontraste tra di voi perché udiste queste mie parole.

E le mie parole vanno meditate!

E le mie parole vanno ascoltate!

E’ un ordine amoroso che vi mando. Poiché se saprete agire nella mia volontà verrete a me, ed è questo il mio desiderio, ed è questa la vostra meta.

Chi più mi può ascoltare, più è responsabile di ciò che dopo fa o non fa.

Chi mi ascolta è un privilegiato, poiché Io sono il figlio di Dio, sono Gesù, colui che venne in terra per voi e per voi torno invisibile ma reale a dire ciò che voi dovete sapere, voi gli apostoli degli ultimi tempi!

E tutti coloro che ascoltano siete “voi”, tu, tu, tu, tu una madre piangente, tu un consacrato caro al mio cuore, tu un padre, tu una creatura che mi cerchi, tu u­na creatura che mi hai sempre amato, tu una creatura che mi hai sempre ignorato…

Anche tu, certo, anche tu che di me non ti curi, sei caro al mio cuore e hai il privilegio di udirmi e non comprendi ancora questo bene.

E ora vi lascio tutti ai vostri pensieri e vi esor­to a parlare, a testimoniare, ad amare.

Vi esorto ancora una volta alla carità che ha tante e tante forme, alla bontà, alla pazienza, all’amore.

In verità vi dico che vi seguirò ad ogni vostro passo!

175- Come ai  tempi dei tempi, quando gli uomini mi sentivano, così in questi tempi esistono creature da me scelte, e scelte nel non tempo, e scelte da sempre, che mi sentono.

14 Settembre 1974

Mie creature,

vi chiamo, vi ascolto, vi parlo!

Sappiatemi udire!

Non stupite se questa mia misteriosa voce giunge a voi.

Come ai  tempi dei tempi, quando gli uomini mi sentivano, così in questi tempi esistono creature da me scelte, e scelte nel non tempo, e scelte da sempre, che mi sentono.

Amatele queste creature, abbiate fiducia in esse. Portano le mie verità ancora una volta sulla terra e nelle vostre anime. Le riconoscerete sempre dal loro modo di vivere, dalla serenità che diffondono, dalla carità che mettono in opera, dal loro sacrificio!

In verità vi dico che queste mie creature, e questa mia creatura che parla per me, hanno tutte un dolore grande o di spirito o di materia e questo dolore è stato un mio dono amoroso che le ha innalzate fino a me.

Sono esse le anime care al mio cuore, che con me portano la croce, conoscono il mio Golgota e vivono con me l’amore.

176- E fino a che i tempi saranno vi parlerò attraverso i miei eletti, e voi che udirete siete ancora altri miei eletti, poiché la mia parola è sempre per coloro che Io so che ne faranno fede.

17 Settembre 1974

Creature mie,

le mie parole sono piane, chiare, poiché piana e chiara è la verità.

Da ogni mia fonte, le stesse parole, gli stessi concetti che vi vengono detti con tutto l’amore che ho per voi.

Le creature che ho scelto a istrumento, che ho scelte a portare ancora la Parola (che Io sempre parlerò fi­no a che la terra sarà) sono tutte dello stesso spirito amorose infuse, è tutte vi parlano in me di carità, di fede. Tutte vi parlano d’amore, di quell’amore che fu e sempre sarà, che sempre è stato e che tutto vivifica e tutto vivificherà.

L’amore mio, del Padre e dello Spirito Santo, uno e tre uniti a dare l’amore ai mondi.

E fino a che i tempi saranno vi parlerò attraverso i miei eletti, e voi che udirete siete ancora altri miei eletti, poiché la mia parola è sempre per coloro che Io so che ne faranno fede.

In verità vi dico che tutti voi, anche se non lo comprendete, avete sete di me e della mia parola. Vi aiuta a passare dalla terra, vi aiuta a sperare, vi aiuta a guardare in Alto.

Parlerò attraverso i miei canali finché la terra sarà. La terra ha bisogno di questo e tutto ciò che non vi viene più da chi dovrebbe essere guida ed esempio, ve lo mando Io, attraverso coloro che scelsi per voi.

Le mie strade! Umili e silenziose creature che hanno nello spirito la mia croce impressa.

La mia parola vi giunge perché vi amo.

177- Vi mando mille e mille occasioni perché voi possiate venire a me.

22 Settembre 1974

Creature mie,

Io sono l’amore! E allora dò a voi tutto l’amore mio. Per questo voglio la vostra salvezza. E vi mando tutti i mezzi per questo.

Vi mando mille e mille occasioni perché voi possiate venire a me.

Nel vostro passo terreno vi mando il tempo per questo, vi faccio per questo incontrare gli altri, vi faccio anche sbagliare perché voi comprendiate meglio!

Voglio da voi ogni mezzo per arrivare tra le mie braccia e quello che voi non sapete trovare dentro di voi, cercatelo negli altri.

E l’aiuto, e la conoscenza di me, e la preghiera altrui per la vostra anima.

Credo che queste mie parole vi abbiano data quella luce che da me aspettavate.

Non dimenticate mai che il mio amore è misericordia, è giustizia.

178- Io ho parlato agli uomini dai tempi dei tempi e fino alla fine dei tempi parlerò.

23 Settembre 1974

Mie creature,

a volte le mie risposte vanno meditate per arrivare a una conclusione, che non è nelle righe apparentemente, ma dalle righe traspare.

Dare ad ognuno la giusta risposta! E allora, in verità vi dico che per voi basta questo: cercate di arrivare a me con i mezzi che vi ho mandati… Dopo, posso anche parlarvi a lungo del seguito: usate bene le vostre ricchezze! Non ne siate soffocati…

Creature mie, queste parole a voi non si confanno, poiché a voi ho dato il giusto, a voi darò sempre il giusto; ecco la provvidenza, ma non vi darò mai la ricchezza! Ecco l’amore.[……]

Le mie parole di luce scritte attraverso te hanno talvolta operato, e questo Io volevo.

Vai avanti, scrivi e ascolta, prima di scrivere, come sempre fai, attendi il richiamo.

Io ho parlato agli uomini dai tempi dei tempi e fino alla fine dei tempi parlerò.

Nessuno deve o può giudicare le mie scelte, deve ognuno, certo, saper distinguere e guardando il frutto giudicare l’albero.

Mio piccolo albero che dai frutti e fiori, vai sicura e serena.

Un giorno ti renderò l’angelo e tu per riaverlo de­vi e dovrai scrivere per amor mio.

179- Coloro che credono che i portatori della Parola vestano il saio e vivano da eremiti, più facilmente crederanno in voi perché per fortuna vostra mancate di fanatismo.

18 Ottobre 1974

Mie creature passanti dalla terra!

Perché tra tante ho scelto proprio voi per il preci­so compito a voi da me predestinato?

Perché voi nel mondo in cui vi muovete sarete più d’ogni altro creduti.

L’aspetto vostro è di persone che vivono in terra guardanti le cose della terra, poiché le vostre vesti sono moderne, il vostro aspetto è come quello di tanti altri… e allora coloro che credono che i portatori della parola vestano il saio e vivano da eremiti, più facilmente crederanno in voi perché per fortuna vostra mancate di fanatismo. [……]

Vi istruisco così, e in verità, in verità vi dico che ho scelti voi e ad uno ad uno nel mio cuore vi nomo, perché siete dei vostri tempi e dovete vivere come vogliono i tempi nel mondo. Quel mondo a cui di me parlerete, quel mondo che se non al primo sentirmi, ma dopo e forse subito dopo, se non subito, comprenderà che voi siete nel vero, poiché il mondo che purtroppo dà per poi avere, vedendo coloro che nulla chiedono e che danno, ecco comprenderà sempre che è puro e allora giusto e allora vero il vostro dare.

Tutti voi ho nel cuore e tu che mi odi e intravvedi, e tu che la aiuti e difendi, e tu che parli con amore, e voi giovani col vostro giovanile entusiasmo, e tu che nel tuo duro lavoro vedi me e in me agisci, e tu che sempre sorridi, tu M., sai veramente sorridere…

E ancora tu, che comprendi essere tu, e ancora voi, tutti, tutti quelli che di me parlate, che in me agite.

Vi posso chiamare con i vostri nomi, ma vi posso chiamare Pietro, Andrea, Luca, Giacomo, Giovanni, Matteo…

Tutti vi chiamo, udite nel vostro spirito la voce del mio spirito.

In verità vi dico: seguite la mia strada.

180- Io non amo essere trascinato nei teatri, sugli schermi, non amo essere ridicolizzato nei giornali……

13 Novembre 1974

Mie creature, sono ancora sul Golgota, ancora sudo sangue!

Vedo l’umanità così arida, così violenta, così piena di odio, che ancora i migliori di tutti questi sono gl’indifferenti!

Coloro che mi ignorano, poiché i peggiori sono coloro che mi disprezzano e ancora ancora coloro che di me si fanno zimbello.

Sono i tempi! Gli ultimi tempi.

E voi miei piccoli apostoli vi ho messi, unito al Padre mio e allo Spirito amoroso, proprio in questi tempi, perché voi sarete le piccole luci in tanta oscurità, perché voi siete l’amore in mezzo all’odio, perché voi mi amate e venerate, e non fate di me il vostro zimbello.

Io non amo essere trascinato nei teatri, sugli schermi, non amo essere ridicolizzato nei giornali…

Non per me, certo, che Io sono al di sopra di tutte questo, ma per coloro che verso di me si comportano così male, tanto da essere poi giudicati da chi è giustizia anche se è amore: il Padre mio, Colui che nei cieli regna, Colui che in terra mi ha mandato per i molti. Per coloro che sono luci, per coloro che sono amore, per coloro che mi venerano.

I tempi sono vicini, e allora molti che ora non comprendono, comprenderanno.

Col mio perdono, con la misericordia, a tutti cercherò di andare incontro, molti mi sentiranno.

Piccoli apostoli, mie luci, essi mi sentiranno attraverso voi, perché vi ho scelti per questo.

Anche per questo!

181- Voi sacerdoti che più degli altri amo. Dovete farmi conoscere, dovete portarmi anime! Ogni altra cosa è secondaria per voi.

16 Novembre 1974

Creature mie,

attraverso un’anima che per me scrive, poiché ode nel suo spirito la mia voce, Io, Gesù vi parlo.

Non stupite, Io ho sempre promesso che sempre vi avrei parlato, ed essendo ogni cosa mia, ogni creatura mia, ecco attraverso cose e creature mi manifesto.

Vi parlo e dico a voi che siete i servitori della mia mensa, che sono ancora sulla croce, ancora sudo sangue, sul Golgota ancora è grande la mia sofferenza, per­ché tutti vi conosco da sempre, da sempre vi ho scelti, e tutti vedo nell’anima, così molti di voi mi fanno ancora soffrire, ancora mi fanno pensare a che valse per essi la mia croce se neppure vivono all’ombra di essa?

Voglio da voi sacerdoti, molto.

Io vi ho dato molto, poiché vi ho tracciata la strada dell’amore.

Voi che portate me alle genti, voi che dovete farli conoscere e amare, voi che dovete essere grandi perché umili, obbedienti perché umili, voi che dovete essere un gradino al di sopra degli altri uomini perché le vo­stre mani consacrano.

La consacrazione è il miracolo dei miracoli e oggi molti di voi non lo sanno comprendere.

Amore tra di voi, obbedienza sempre. Io amo tra di voi più coloro che subiscono di quelli che ordinano. Tuttavia chi ordina sappia farlo in amore, chi obbedisce sappia farlo in amore. E siate più uniti tra di voi, meno umani, più staccati da ciò che è terreno, meno anelanti delle cose di materia e guardanti sempre in alto, verso il Padre mio, verso lo Spirito d’Amore, verso di me, Colui che anche per voi soffrì su quel legno che ora voglio ancora sia la vostra fede, la vostra speranza, la vostra forza. Molti di voi non sanno più seguirmi, non vedono più la mia croce, ma guardano la terra, hanno interessi di cose vane. Perché?

Voi sacerdoti che più degli altri amo, che a me vi siete donati, dovete essere ciò che Io voglio siate: amore verso il prossimo, che voi dovete sempre dare, mai dare per avere, ma dare in me e nel mio nome.

Dovete farmi conoscere, dovete portarmi anime! Ogni altra cosa è secondaria per voi.

Per voi deve esistere l’altruismo eroico e la vostra fede dev’essere pura.

Io sono misericordioso e molto comprendo, ma sono giusto e voglio che voi siate nel giusto. Vi ho dato mol­to, voglio molto da voi, soltanto così potrete arrivare a me, altrimenti mai mi raggiungerete.

182- Per il dolore di vedere negli spiriti di tante mie creature, sono ancora sulla croce, sono ancora sul Golgota.

24 Novembre 1974

Creature mie,

che portate l’amore nel mondo anche per la vostra verginità di spirito, vi riconosco e da sempre vi conoscono.

Vi sono grato e voi siate a me grati per ciò che vi ho dato, per ciò che vi ho tolto e che vi ridarò, per ciò che per voi ho sempre fatto.

Vi sono grato perché portate l’amore, vi sono gra­to perché la mia sofferenza per voi non fu, vi sono grato perché siete miei.

Questo giorno della terra che va, è un giorno per voi di sole. Il mio volto vi guarda, i miei occhi onniveggenti vi seguono con lo sguardo, Io sono con voi come in ogni attimo della vostra vita. E per il dolore di vedere negli spiriti di tante mie creature, sono ancora sulla croce, sono ancora sul Golgota. Sono ancora tra i due ladri che per me rappresentano 1′umanità: quella che ha seppur tardivo l’amore nello spirito impresso e quella

che non sente amore.

E così attraverso quei due che con me furono in cro­ce guardo l’umanità in croce con me.

Sappiate sempre accettare con fede quest’amore in me, con me!

Io, Gesù, nel nome del Padre mio e dello Spirito d’Amore in verità, in verità vi dico: chi porta il peso di quel legno avrà la luce eterna!

183- Non un nervo, non un muscolo, nulla, nulla mi fu risparmiato! E per voi, non per me.

7 Dicembre 1974

Mie creature!

Parlate di me e Io, che sono in voi, vi sento!

Cos’è più grande il dolore fisico o quello dello spirito?

Ogni dolore è dolore, ma il mio dolore dello spirito fu più grande del dolore fisico. E grande fu il mio dolore fisico, ogni parte del mio corpo fu sensibile alla sofferenza, vigile alla sofferenza.

Non un nervo, non un muscolo, nulla, nulla mi fu risparmiato! E per voi, non per me.

Per voi uomini soffrii in ispirito e col corpo. Guardando nei cuori di chi mi sa amare, anche attraverso gli uomini con la carità, ecco il mio dolore scordo!

E guardando nel cuore di chi mi rifiuta mi ritrovo ancora sulla croce, dolente in ogni piccolissima parte della mia umana persona.

Così chiedo a voi tutti d’aiutarmi col bene che farete, con la carità e con la fede, con l’amore verso il vostro prossimo, a scordare un dolore che soltanto Io tra tanti e tanti, più forte dogni altra creatura vissi e soffrii.

Questo chiedo all’umanità, questo ho chiesto, questo chiederò, e mai mai fui, sono, sarò completamente ascoltato.

184- Da voi uomini voglio confidenza che è finito il tempo del timore, voglio fiducia che chi in me confida sempre avrà la mia protezione.

14 Dicembre 1974

Creature mie,

chi fa la mia volontà è colui che ha compreso che prima d’ogni altra cosa esisto Io per 1’umanità.

Colui che ha compreso che Io sono tutto, sa che tutto da me dipende e allora in me si affida, poiché ha nell’anima la certezza che con me ognuno è e senza di me ognuno è nessuno.

Sempre ho chiesto agli uomini di fare la mia volon­tà, in modo diverso per ogni tempo, che ogni tempo essendo diverso nell’uomo si rispecchia e rende l’uomo diverso a seconda dell’epoca in cui Io lo faccio vivere.

Così ora da voi uomini voglio confidenza che è finito il tempo del timore, voglio fiducia che chi in me confida sempre avrà la mia protezione, voglio ancora amore per tutto ciò che vi ho donato, e gioie passeggere e do­lori che s’imprimono nella vostra anima e la rendono co­sciente di me.

In verità vi dico: affidatevi a me, in me confidate e datemi tutto il vostro amore.

Io vi ridarò tutto quando mi incontrerete.


185- La terra è il passo dell’uomo per arrivare a me.

25 Dicembre 1974

Mie creature,

mi rivedo ancora bimbo sulla paglia, in quella notte la capanna sembrava d’argento ed era invece povera e fredda.

Ho scelta la povertà perché gli uomini comprendano che la terra non è il mio Regno, e neppure il Regno degli uomini!

La terra è il passo dell’uomo per arrivare a me.

Io, umile e povero Re, fratello d’ogni creatura, na­scevo sulla paglia e morivo sul legno. Per voi!

E per voi sia quel legno, che nel passo terreno spes­so è dolore, e quel dolore vi accompagna a me, mi fa sen­tire che siete miei. Quel dolore! E quel legno sarà per voi luce, che la Croce ne è il simbolo.

Quella luce prometto a voi nel mio Regno.

Là Io sono Re e voi sarete re, in terra passate!

E più umili e più dolenti, e più stanchi … Avrete tutti la corona di luce, dono mio, dono del Padre No­stro, dono dello Spirito Amoroso.

Le mie promesse mantengo!

Le mie braccia verso tutti tendo!

Guardatemi sulla paglia.

Guardatemi sulla croce.

Molto comprenderete!

186- La penitenza che Io vi chiedo nel mio nome, è ogni vostra opera che in amore e in sacrificio fate.

4 Gennaio 1975

Mie creature,

le mie parole meditatele sempre!

Sono gocce che penetrano i vostri spiriti assetati di me.

Preghiere e penitenza! Certo, che ogni vostra preghiera sentita vi innalza fino a me, e uniti a me, sentite la mia voce.

La penitenza che Io vi chiedo nel mio nome, è ogni vostra opera che in amore e in sacrificio fate, e ancora è ogni vostro sacrificio che per amore mio offrite.

Ogni atto d’amore fatto nel mio nome è per me respiro, quel respiro che Io rendo ai vostri spiriti quando più sentite in voi me.

Date e fate nel mio nome!

In verità vi dico che ciò che fate in me vi sarà reso, perché nulla si perde se tutto si fa per amore.

187- E ancora nasco sulla terra ogni volta che di me si parla e in me si vive!

5 Gennaio 1975

Mie creature,

vi ho donate alcune ore perché voi l’una all’altra foste con amore unite per uno scambio di verità.

E Io che sono la verità, ecco vengo a dirvi: andate così in questa verità, voi che fate e date per amore!

Sono i tempi in cui secoli prima di questi tempi, Io, bimbo in una povera culla, nascevo sulla terra.

E ancora nasco sulla terra ogni volta che di me si parla e in me si vive!

E tornerò sempre sulla terra a nascere, a morire, a risorgere. Così ognuno comprenderà che anch’egli nasce, muore e risorge.

L’arco della vita umana! Piccolo arco che può diventare aureola!

Se tutti comprendessero me e il mio amore, quante luminose aureole!

E voi siete per questo: farmi conoscere e farmi comprendere.

Le strade che ho tracciate per voi sono luminose strade.

Tutto questo vi potrà stupire, poiché voi siete co­me altri sono, normali. Vivete nel mondo, ma Io so che anche se vivete nel mondo e siete normali, avete anche qualche cosa che non sapete di avere, per la quale Io, Gesù, vi ho scelti quali miei apostoli.

Anche i primi erano uomini normali, della terra, uomini con difetti e pregi, e con quella misteriosa per voi cosa in più che ha fatto sì che Io li scegliessi e che essi mi potessero seguire.

Vi ho scelti, vi ho uniti, vi mando anime e da voi voglio più che da coloro ai quali non mi mostro nello spirito.

In verità, in verità vi dico:

seguite la mia strada, attenti alla mia voce, ama­tevi e amate.

188- Annullandovi in me siete come me poiché Io vi guido.

16 Gennaio 1975

Mie creature

annullandovi in me siete come me poiché Io vi guido.

Più sarete alla grazia aperti più potrete essere ripieni di me.

Portato dal vento che sono Io, agite come fossi Io ad agire.

E allora sarete più forti, più convincenti se di me darete testimonianza, saprete amare meglio e il vostro esempio molto sarà per coloro che non mi conoscono e da voi, per il vostro esempio e le vostre opere e anche per le vostre parole, potranno trarre la convinzione che Io sono.

Sono 1’unico in tre persone, sono la vita dei mondi, sono Padre amoroso, sono Spirito che infonde me, sono Ge­sù l’uomo della Croce. Quella croce che vorrei fosse per ogni uomo il simbolo della morte e dopo della Vita!

Vorrei che quella croce fosse per tutta l’umanità.

E l’umanità unita tutta nel nome di Cristo e unita tutta in una sola volontà divina: la mia!

Voglio che siate miei in terra per esserlo dopo per sempre nel mio Regno.

Per questo vi dono ogni cosa ed in questi tempi vi dono di più e sempre di più vi donerò perché vi voglio salvare.

Andate passanti della terra, mie creature, pecorel­le di un gregge che va, viene esso verso il mio infinito se sa amare e se sa dare.

Andate per la terra all’ombra della croce, andate col pensiero a Noi rivolto, andate a Noi uniti e potrete allora essere ciò che Noi, la Trinità, siamo poiché l’uomo ripieno di grazia è ripieno di Dio, che Dio è tutto anche la più infinitamente piccola parte dell’universo.


189- Sono il Verbo, sono la Parola, sono l’amore che in voi s’incarna, che prende le vostre anime e nella mia volontà.

19 Gennaio 1975

Creature mie,

voi che attraverso nell’anima per dire al mondo che Io sono!

Sono il verbo, sono la Parola, sono l’amore che in voi s’incarna, che prende le vostre anime e nella mia volontà, esse si fanno mie, ed Io mi faccio vostro per amore, per salvare ancora ancora, che in questi tempi difficili per le anime, ecco la mia voce che attraverso il tuo spirito G., che attraver­so lo spirito di Luisa, di Maria e prima ancora nel tem­po di altre creature scelte da me, per un ben preciso compito.

E tu Luisa [Picarreta], e tu Maria [Valtorta]e tu piccola Anna Caterina [Emmerich], e ancora e ancora fino a te G., miei piccoli fari, scintille, sentieri dellamore mio per tutti!

A tutte voi che siete anime dolenti, che siete sta­te nel vostro tempo terreno anime vittime, Io mi manife­sto, mi sono manifestato e molto ancora mi manifesterò, poiché il Cielo è ovunque se Noi lo vogliamo e vogliamo che per i prossimi futuri tempi questo nostro cielo co­pra anche la terra tanto da farlo meglio vedere agli uomini.

Tutto e dono della Trinità, e nella Trinità è quell’ amoroso Spirito che effonde sapienza e amore, nella Trinità è il Padre nostro dei Cieli, della terra, dogni creatura uomo e fiore.

E Io Gesù sono il grande dono che la Trinità vi ha fatto perché attraverso me tutti avete avuta la più grande testimonianza del Divino. […]

Meno mente tuttavia, più affidamento, segui la scia del mio amore, così in semplicità e lacqua di quella scia ti sarà resa limpida.

La mia volontà sia la vostra, che potete senza dub­bio intuirla, essa è tutto ciò che è nel bene verso gli altri, nel saper sacrificare sempre qualcosa di vostro agli altri, ecco, prima gli altri e dopo, dopo voi.

Questo è il mio volere sappiatelo intendere!

190- Il rosario è la preghiera del mio dolore e dopo della mia gioia!

29 Gennaio 1975

Mie creature

il rosario è la preghiera del mio dolore e dopo della mia gioia! E’ il dolore di Myriam e la gioia di Myriam.

Per la mia Santa Madre fu gioia salire al cielo e riavermi per sempre nella Trinità. Tuttavia non soltanto il rosario è per me preghiera.

Io, Gesù, tutto il bene che voi fate, ogni vostro gesto d’amore e ogni vostro dolore accettato ecco, tutto questo è preghiera del mio dolore e della mia gioia.

Ho sofferto per voi e voi, che con me soffrite se­guite la mia strada del dolore e dopo seguirete la mia strada della gioia.

Vi benedico creature mie, voi che di me con amore parlate! E vi benedice mia Madre col suo dolce e materno sorriso. E quando tutti voi risorti potrete guardare il mio volto, con l’amore che mi portate già ora in terra, non vi sembrerà di vederlo per la prima volta.

Voi che mi avete portato nel cuore nel vostro pas­so terreno, Io in verità vi dico che in Cielo nel mio Regno vi porterò in gloria.

191- Anima della mia anima, con me non sei mai solo!

6 Febbraio 1975

Mia creatura,

tu che fai di me la tua vita poiché sei uno tra quelli che mi sanno veramente amare!

Mi hai portato anime e ancora mi porterai anime! E, Io, Gesù l’Amore, in verità ti dico che tutto il tuo amore deve essere per me, poiché tu un mio consacrato, sei mio, a me ti sei donato! E allora tutto quell’amore in me ti porti sempre ad amare ogni creatura, tutte, nessuna più di un’altra, seppure e soltanto con lo spirito, ver­so di me aperto e nel bene.

No, tu sei mio perché ti ho scelto da sempre e per sempre sarai mio in terra come in cielo, quando alla fi­ne del tuo giorno terreno vivrai veramente quell’eternità felice, tra le mie braccia, il tuo spirito effuso di quell’amore dell’amoroso Spirito che tutto vivifica, vivrai nell’amore del Padre mio, vedrai il volto radioso di Myriam simile al volto che tu immagini e crei con la tua arte, udrai le musiche divine! E in terra, nel nome della Trinità, ama tutti, nessuno più di un altro, tutti con eguale amore, e con slancio chi ti ama, e con gioia chi non ti ama.

Allora comprenderai, allora alla fine del tuo tempo terreno, al principio della tua vita celeste che è ben valsa la pena di tutto consacrare a me, anche 1’infinitamente piccola parte di te e tutto questo ti porterà alla gloria infinita.

In verità ti dico anima della mia anima, con me non sei mai solo!

192- Io sono la Parola e voi siete il sale e la luce della terra, voi che mi portate nello spirito e mi date agli spiriti!

9 Febbraio 1975

Creature mie,

voi siete il sale della terra! Portate allora l’e­sempio dell’amore, così come fece anni e anni prima di voi Saulo. Umili parole, non già parole di scienza, che la scienza non è fatta per l’amore, spesso è fatta per la distruzione.

Voi siete la luce! E così portate la luce! E Io so­no la vostra luce che in voi si rispecchia ogni volta che agite nellamore. E l’amore è la carità in ogni forma, nel dare, in atti, in sacrificio, in rinuncia. E l’amore è mettere la vostra persona dopo le altre, e l’amo­re è ancora annullarvi in me per essere come Io vi vo­glio, a me affidati e in me nelle vostre azioni e nello spirito.

Mie creature! Sto tornando in mezzo a voi, si avve­ra così quella promessa che Io, Gesù feci, poiché in verità, in verità vi dissi che sarei tornato in terra. E torno così attraverso i miei piccoli sentieri, i miei più amati, coloro che per farmi strada attraverso di es­si, molto in dolore e in sacrificio mi hanno dato. Da essi Io ho preso, ad essi Io do.

Dò quel modo di essere fra terra e cielo sospesi, ascoltanti con lo spirito la mia voce per portarla alle genti.

Vi benedico miei sentieri, andate per il mondo a testimoniare che Io, Gesù il figlio di Dio, il fratello d’ogni uomo, sto tornando in terra a portare ancora la Parola. E la Parola è amore, e la Parola è fede, e la Parola è esempio! E’ carità, è ogni gesto buono ed è me!

Io sono la Parola e voi siete il sale e la luce della terra, voi che mi portate nello spirito e mi date agli spiriti!

193- A chi tolgo rendo, non importa se in terra o nell’eternità, Io rendo ogni cosa.

10 Febbraio 1975

Mie creature,

sono con voi, sono con tutti coloro che come voi hanno il cuore dolente!

Vi porterò con me nell’anima e lenirò così i vostri dolori, poiché Io Gesù il dolore lo dono per amore e per amore lo so lenire.

A chi tolgo, do. A chi tolgo rendo, non importa se in terra o nell’eternità, Io rendo ogni cosa. E ogni creatura vi renderò, ogni creatura che vi tolsi per portarla al sicuro, perché di quella creatura avevo bisogno in alto, come di voi tutti ho bisogno in terra, perché portiate l’amore, perché siate il sale, perché siate la luce, perché siate la salvezza di almeno unanima.

Ho bisogno di voi, e tra di voi scendo, sono in mezzo a voi e in questo momento sono in te, in te creatura che ho scelto tra tante, e sono accanto a te creatura che passi dalla terra accanto a lei, la mano nella mano e l’anima unita. Sono tra voi e in voi!

Di voi mi servo, poiché ho bisogno di ogni mia creatu­ra e Io Gesù in verità in verità vi dico: ad ogni anima che mi saprete portare, per voi tra le mie braccia, tra le braccia del Padre mio, nella luce di gloria, nell’amore dello Spirito Santo e nel cuore di Myriam, vi sarà un posto di luce eterna.

Vi sarà eterno il mio amore e tutto ciò che avete perduto, là vicino a me ritroverete!

194- I miei consacrati devono già sapere che, donandosi a me con amore vero, mai sentiranno solitudine.

12 Febbraio 1975

Creature mie,

Io vi ho donati i sacramenti perché vi segnassero un giusto modo di vivere.

Vi ho tracciata la strada della famiglia da vivere in grazia e vi ho tracciata la strada del sacerdozio, co­me vi ho tracciata la via della solitudine materiale, co­me, voi, da voi stessi vi siete tracciate errate vie!

Mai ho parlato di mistici sponsali!

Che i miei consacrati devono già sapere che, donandosi a me con amore vero, mai sentiranno solitudine, di quella stessa solitudine che possono altrimenti sentire coloro che uniti in matrimonio, non si comprendono.

Se le creature fossero tutte nel giusto in quello che fanno, tutto potrebbe essere perfetto! Così non è, e allora ognuno sarà solo, poiché nel suo spirito non esisto Io per primo.

Queste parole per voi, che comprendiate che molte cose buone, da me volute, si perdono lungo l’umana via dell’orgoglio. I miei doni bisogna saperli in grazia e umiltà conservare!

E ricordate allora che è sì il tempo dello Spirito, che molte rivelazioni vi verranno fatte e ancora che questa può essere un’era nuova che sorge, ma non già un cambiare ogni cosa.

La mia Chiesa e i sacramenti restano!

Nulla di nuovo, e gli sponsali sono soltanto quel­li che sempre furono: unione per la terra e oltre di due creature, che vivendo unite si fondono sia nel corpo che nello spirito!

Mie creature voi ascoltate me, poiché Io parlo attraverso una piccola anima, che non sa ne suggestionarsi, ne inventare: ode e ripete!

E allora, sappiate che questo è il mio pensiero e il mio volere: sempre tutto ciò che Io Gesù istituii per gli uomini d’ogni tempo e nulla più.

In verità vi dico: preghiera per coloro che mi fan­no dire cose che non dico! Preghiera e silenzio e atte­sa…

195- Il mio Giuseppe! Colui che mi fu padre terreno, uomo umile, Santo, vero padre amoroso.

4 Marzo 1975

Mie creature!

In terra, quando venni mandato a portare l’amore e la speranza, non ebbi soltanto il dolore. Ebbi tutti i sentimenti umani per meglio ancora comprendere l’umanità, ebbi la gioia guardando gli orizzonti di quei paesi, ebbi la gioia passando nella brezza tra gli ulivi, ebbi la serenità guardando gli spiriti dei miei seguaci e lo sconforto guardando lo spirito di colui che mi baciò e dopo mi tradì… […]

I tempi del Vangelo!

E il Vangelo è per tutti i tempi!

La mia Parola! la Parola mia agli uomini e per tutti gli uomini d’ogni tempo. E ancora sempre è Vangelo ogni parola che viene da me a voi attraverso le mie strade, poche, sono poche le mie vere strade, ma chi mi sente nel cuore sempre mi riconosce e sa distinguere le vere mie strade.

E ancora, ancora mi rivedo bambino, rivedo il piccolo giardino e riguardo i miei giochi, rozzi giochi di legno intagliati da Giuseppe.

Il mio Giuseppe! Colui che mi fu padre terreno, uomo umile, santo, vero padre amoroso.

Come una favola è per molti l’immagine della Sacra Famiglia, come un gioco il presepe. Eppure quanta verità! Tutta la verità e ogni esempio per l’umanità la vita di mia Madre e quella di Giuseppe. E la terra che mi vide crescere, quella terra dolce e nel contempo aspra. I frutti di quella terra! E il luogo ove pose la mia croce! Ec­co allora il dolore. Il dolore che dopo fu gioia al mio risorgere. Quale esempio per gli uomini! Morire per risorgere.

Io, Gesù, l’uomo Dio, la verità, la Parola, l’amore, nato e vissuto e morto per voi.

Per voi risorto e per la gloria, a dimostrare che la vita in terra non è che un passo a ricordare l’amore. E quest’amore che a tutti ricordo, ecco ancora ve lo porto, passa attraverso la mente e la mano di una creatura come voi eppur con qualche cosa più di voi, questo mio dono è suo e vostro, voi che ascoltate ancora la mia voce.

Rendetene grazie e ricordate che Io sono, che voi sarete, sempre se mi saprete seguire.

Difficile può essere la strada per seguirmi, più agevole l’altra strada certo, che in questi vostri tempi e come in altri tempi fu, spesso è più facile odiare che amare!

A chi mi ama chiedo di seguire la via più difficile, dono Io stesso la forza a coloro che la seguono e in verità, in verità vi dico: con me a lato tutto diventerà age­vole.

Se saprete amarmi, se saprete amare tutto vi verrà reso facile.

196- A voi ho donato invisibili stigmate e queste stigmate del vostro spirito mi aiutano a patire la sete sul­la Croce!

16 Marzo 1975

Mie creature

come ogni anno, da anni e anni, ecco il tempo della Passione!

Mi rivedo sul Golgota, risento quel mio dolore uma­no e sovrumano nel corpo e nell’anima. E quel dolore ri­torna in me, poiché Io vedo negli spiriti umani.

Ancona mi offro, ancora mi immolo!

E voi miei sentieri, con me offerti, con me immola­ti, voi che il dolore lo comprendete, ecco Io ve l’ho donato poiché voi foste quello che ora siete: più di spirito che di carne, e ve l’ho donato per poi donarvi grande ricompensa, e perché e soprattutto per questo: di voi ho bisogno a sostegno di quel mio patire poiché voi date di voi stessi e le spine della mia corona pungono meno fortemente il mio capo, perché voi che sapete portare me nel cuore mi aiutate a patire il dolore della carne lacerata. A voi ho donato invisibili stigmate e queste stigmate del vostro spirito mi aiutano a patire la sete sul­la Croce! E tutto questo che voi fate e date, tutto que­sto mi aiuta a risorgere.

E allora ecco la luce! La grande luce che i giusti, i dolenti, soprattutto i dolenti in amore, i santi sacrificati, gli umili  miserevoli, i lebbrosi, i ciechi fisici, ecco, e gli orbati di ciò che più amarono, essi soprattutto, essi godranno con me di quella luce che per coloro che già la godono dopo aver portato nel passo terreno le stigmate nello spirito, è meraviglia, è incanto, è gaudio!

Così come per essi, così per voi!

Coloro che sono già in quella luce, con me, con Myriam, nella gloria dei Cieli, vi guardano, vi attendono, vi chiamano con l’anima, perché voi possiate sentendone il richiamo agire nell’amore che vi porterà a me, vi porterà ai più amati. […]

In verità in verità vi dico: pensate alla mia Pas­sione, liberatemi dalle spine, sollevatemi dalla sete.

Ho sete d’amore fra gli uomini!

197- A chi amate da­te e date a chi non riuscite ad amare!

24 Marzo 1975

Mie creature!

Ripenso a quel mio calvario a quei giorni di soffe­renza offerti a voi, patiti per voi!

Vi ho mostrato così cosa è la vita terrena, passare, amare, soffrire, morire e risorgere!

Passare, cioè non sostare sempre, non avere attaccamenti a cose che dopo non avranno più importanza alcuna.

Amare! Cioè dare in ogni modo, ognuno con i suoi mezzi agli altri e più vicini e più lontani. A chi amate da­te e date a chi non riuscite ad amare. Tanto non vi chie­do, no certo, che siete uomini. Tuttavia per ognuno tolleranza, comprensione e carità. Amare significa essere caritatevoli.

Soffrire! Ogni creatura riceve in minore o mag­giore misura quella sofferenza che Io Gesù unito al Padre mio e all’amoroso Spirito, dono perché amo! Perché i vo­stri ispiriti siano più comprensivi di quella realtà che sono Io, Gesù, di quella realtà che è la Trinità Santissima e di quella realtà nostro dono, che aspetta ogni mia creatura: la vita eterna, le mie braccia, la gloria dei Cieli.

Questa realtà è il dolore che penetrando gli spiri­ti umani li rende sensibili e atti a comprenderla, che il dolore santifica e rende sapienti di ciò che sarà.

Dio Padre, l’Amoroso Spirito e Io, l’Uomo della Croce, il figlio di Dio, il fratello di tutti, Siamo una grande realtà che comprendete meglio col dolore, che raggiungerete prima attraverso il dolore!

Morire! Morire alla terra non è altro che il modo di raggiungere la Vita e Risorgere non è altro che viverla quest’eterna Vita!

E allora mie creature che in questo tempo passate dalla terra, amando, soffrendo, morendo, tutti risorge­rete per venire a Noi. La vostra vita in terra non è che un passo…Il passo dell’uomo che va verso una me­ta, la sola!

Il tempo questo passo vi segna, poiché il tempo va e voi nel tempo andate…

E’ per far comprendere che tutto in terra ha fine, e dopo tutto ricomincia e continua…

Mie creature, tutte voi che ascoltate nomo nel mio cuore, tu che mi odi e traduci in iscritto il mio eter­no pensiero prima d’altri nomo, ti ho scelta su quel legno e dopo secoli parlo attraverso il tuo spirito e uso la tua mano, perché gli uomini hanno sete delle mie Pa­role e le mie antiche Parole a molti non bastano più, ne vogliono altre, per credere che Io sono il solo!

E a tutti voi parlo, tutti vi nomo! Tutti vi ho visto sulla Croce, ho visto passare il tempo della terra e voi che nel tempo passavate.

Ad uno ad uno vi ho visti, bene conosco ognuno di voi, vi guardo le anime, e tutti esorto a testimoniare di me, a praticare la carità, a esaltare 1′amore!

Voi dolenti nello spirito, voi dolenti nel corpo, voi stanchi, voi preoccupati, voi turbati.

Sappiate che tutto questo è passeggero, ma che l’a­more resta!

Parlo a voi tutti, ai consacrati che comprendono che questa è la mia voce. Ad essi parlo perché compren­dendo che Io sono a sorreggerli e a benedirli, ecco siano sempre essi, forti, poiché si sanno da me protetti.

Parlo a coloro che mi portano alle genti.

E tutti potete seppure in modo diverso portarmi alle genti. Dando amore!

In verità vi dico che Io sono come la luce ed ogni anima penetro.

Ad ogni anima parlo, sappiate tutti ascoltare e non come se Io a voi dicessi belle parole, no certo, ascoltate ciò che Io voglio, voi che per privilegio avete la mia parola, dovete amare, dare, fare, sapendo che state passando, non sostando!

198- Nessun altro sacramento al di fuori di quelli da me istituiti!

25 Marzo 1975

Mia creatura

non temere! Qualche volta i tuoi impulsi sono i miei impulsi.

Mi servo di voi anche perché le cose vengano rese chiare.

Le cose dello spirito! Molto importanti perché se er­rate molti spiriti trascinano. Nessun timore allora, che ogni cosa è da me voluta al giusto momento. E al giusto momento Io, Gesù, come ogni volta ti ho mandate le persone giuste.

Le mie strade! E tu sai, che un mio vero consacrato lavora per me, agisce nel mio nome.

Il mio nome! Quante volte molti se ne fanno strumen­to per farmi dire cose che mai Io dissi.

Io portai in terra l’amore e con l’amore la strada giusta per seguirlo, perché i cristiani di quell’amore vivessero nei giusti sacramenti.

Nessun altro sacramento al di fuori di quelli da me istituiti! Non voglio confusione, voglio verità. La ve­rità è una. Voi dovete proclamarla. Voi piccoli mezzi della mia verità.

Non credere di pensare tu ciò che Io dico. Parlo al tuo cuore, alla tua anima.

Vai sicura, i tuoi impulsi talvolta sono i miei im­pulsi poiché ho bisogno anche di voi per far comprendere il mio pensiero.

199- Chi sempre ha avuto tutto non comprende quale dono sia il ricevere!

27 Marzo 1975

Mie creature!

Vi guardo le anime. Vedo che voi sentite l’amore per me, ognuno in modo diverso, a seconda del suo modo di es­sere, ma tutti voi mi sapete sentire.

Io sono verso di voi sempre indulgente, le mie paro­le per voi sempre sono amorose, che si conquista più con l’amore che con l’indifferenza o col rimprovero.

Così, Io a tutti parlo incoraggiando e tutti coloro che mi sanno comprendere, ecco allora potranno se lo vo­gliono migliorare nello spirito. Il tempo della mia sof­ferenza mi torna alla mente, che la mia mente, poiché fui uomo e fui Dio e sono Uomo e Dio, è umana e divina. E quel lato umano restato in me a comprendere l’umanità mi fa tornare a quel tempo lontano. In terra, mandato a insegnare l’amore, a portare con le parole la speranza, andavo tra le genti a parlare del Padre mio, avevo seguaci fede­li, godevo tramonti dorati e albe rosate… Quel tempo lontano e per me anche vicino mi torna nell’anima e sof­fro ancora ogni mia sofferenza patita. Per questo patire meglio comprendo l’amore.

Chi non soffre non comprende l’amore! Chi sempre ha avuto tutto non comprende quale dono sia il ricevere.

La mia Passione. La via della Croce!

Quanto sangue! Se guardo le anime dei santi e dei giusti, ecco, allora quel sangue diventare prezioso: è valso per essi.

Ricordate, mie creature, voi che siete il respiro del mio respiro perché miei figli, perché miei fratelli, di impreziosire sempre di più il mio sangue sparso anche per voi. E con le opere! E con l’amore!

Per me fu il tempo della passione la parte più im­portante del mio passare in terra. E più dolorosa! Col dolore si porta l’amore!

E quella mia storia che troppi non sanno, che molti conoscono vagamente, e che i pochi conoscono, non è certo favola, è la mia realtà!

Tutti dovrebbero conoscerla. Io, Gesù conosco la storia d’ogni mia creatura passata, presente e futura. Io ho già vissuta ogni vostra vita! E voi, anime mie, vivendo la mia vita col vostro pensiero, non fate che rendermi in parte quell’amore che Io ho per voi tutti, al punto di conoscere ognuno come se ognuno fosse me stes­so. Soltanto questo vi chiedo: sappiate conoscermi sempre di più e sappiate nel mio nome, amare sempre di più!

Chi più mi conosce, più sa amare.

200- Coloro che voi chiamate morti. I vivi in me!

29 Marzo 1975

Mie creature!

Sono morto per voi e per voi sono risorto! E allora uomini che temete la morte perché non pensate invece al­la vita? La vita, nella mia luce! La sola vita!

Ho sofferto e ho gioito. Ho gioito risorgendo, come risorgendo gioiranno i giusti!

E se talvolta voi, mie anime, miei respiri, pensate a quel passaggio dalla vita terrena a quella eterna, ecco, pensate a me, Gesù, che fui uomo nella carne e Dio nello spirito. Io, che in ogni vostro attimo del passo terreno sono ad aiutarvi a sollevarvi. E allora cos’è questa morte che gli uomini temono? E’ il pas­saggio che vi porta a vivere!

Il tempo della mia passione culmina col tempo della mia gioia! Voi non potete comprendere la gioia di tutti coloro che sono arrivati a me in gloria. I risorti! Coloro che voi chiamate morti. I vivi in me!

La luce che avvolge della mia luce coloro che in me vivono è meraviglia! E allora vale bene ogni sofferenza terrena e di spirito e di carne, allora conta molto ogni dolore.

Quando la luce vi avvolgerà renderete grazie di ogni vostra lacrima. Ogni vostra lacrima pianta in amore verso di me, sarà una luce in più per voi, una luce meravigliosa tra tante altre luci che sono state, che saranno state le buone opere degli umani.

E luci, e luci, e luci per chi ha pianto, per chi ha dato, per chi ha sacrificato sempre nel mio nome.

E il mio nome è Gesù, il Salvatore, colui che è ri­sorto per voi.

Ancora e finché la terra sarà, attraverso tempi e tempi, attraverso il bene e il male, sempre sarà festeggiata la mia resurrezione che l’uomo anche se in me non crede, vuole sperare. E il mio risorgere dà la speranza anche in coloro che dubitano.

Miei respiri, in questa notte sono con voi. Risorto!

E nel nome del Padre mio, dello Spirito d’Amore, unito ad essi, ecco, la mia mano tesa a benedirvi, il mio cuore nel vostro, il vostro nel mio, che voi siete me quando Io sono voi!

201-  In verità vi dico che Io sono, che voi sarete, e che coloro, i vostri più amati, sono eternamente in me.

18 Aprile 1975

Mie creature,

quando guardo i nostri, i miei e vostri ulivi, ritorno con la mia mente a quel tempo. Quel tempo lontano per voi, per me ancora vicino in cui portavo la Parola.

Rivedo un bosco di ulivi, là sostai con i miei apostoli andando verso la Galilea. Rivedo il volto rude di Pietro Simone dal naso camuso e la chioma ricciuta, rivedo Giovanni, Giuda dallo sguardo sfuggente…

Tutti rivedo in volto! Tutti quelli che mi seguirono e colui che mi tradì. E ancora, ancora, oggi molti mi seguono e molti mi tradiscono.

Mie anime, miei respiri! A voi porto ancora la Parola, che i vostri spiriti sentono per miracolo attraverso una di voi, perché voi tutti avete sete di speranza. E con la Parola, la mia Parola nuova e antica, la mia eterna Paro­la, ecco, in verità, in verità vi dico che Io sono, che voi sarete, e che coloro, i vostri più amati, sono eternamente in me.

Vi ho donate tante lacrime, esse saranno luci per voi, vi ho donato il dolore, ma per salvare i vostri figli, ma per amore, e voi ancora piangete con l’anima perché ancora non potete comprendere la grazia che essi, i mie eletti hanno avuto.

Non piangete, essi sorridono. Sorridono perché sono vivi in me! E la mia parola è per voi perché vi esorto a comprendere ciò che non riuscite a comprendere, vi esorto miei respiri a vedere la grande verità che vi aspetta oltre la soglia che divide la terra dall’infinito. Vi esorto alla certezza, non alla fede dubbiosa. Fede certa voglio da voi, Io Gesù che ancora dopo secoli vi porto la Parola.

E guardando i nostri ulivi sotto le stelle, le nostre stelle, rivedo ancora la mia terra, rivedo la Galilea, rivedo il Sinai, rivedo quel paese dal quale è partito l’amore per tutti e molti non lo sanno comprendere.

202- Siete stati creati per essere dei Cieli.

8 Maggio 1975

Mie creature,

è meraviglioso ascendere al Cielo e, quando voi la comprenderete questa meraviglia, comprenderete allora il perché di tutte le cose umane.

Siete umani per venire a me! Siete nati in terra per arrivare a me!

Rivedo col pensiero il mio tempo terreno.

Rivedo volti che già vidi nell’eternità, volti d’uo­mini che verranno, d’uomini che ho scelti, d’uomini che già dalla terra passarono.

Tutti, tutti rivedo, come ora rivedo e ogni vostro gesto e ogni vostro sentimento.

In verità, in verità vi dico: siete stati creati per essere dei Cieli.

203- Io non compio il mio ciclo tornando in terra, no, Io sono eterno nella Trinità.

14 Maggio 1975

Mie creature!

Le mie parole nel tempo degli uomini sono esse pur sempre nel mio tempo.

Devo ritornare!

E sempre in terra tornai attraverso coloro che in me parlarono. E torno a parlare in tutti coloro che in me parlano veramente. Coloro che parlano con le mie parole. Coloro che portano la Parola! Li potrete sempre riconoscere poiché in essi non troverete ombre di materiale inte­resse ed irradieranno serenità al vostro spirito, saran­no creature di cui nessuno potrebbe pensare che un filo le lega a me perché la mia Parola possano udire nel loro animo e nel cuore, soprattutto nel cuore, perché la portino in amore alle genti, perché i tempi degli uomini e il mio tempo lo vogliono.

Io non compio il mio ciclo tornando in terra, no, Io sono eterno nella Trinità.

Vengo ancora a portare l’amore, vengo ancora per ricordare agli uomini che Io esisto! Che sono il solo Uomo Dio e che per raggiungermi essi devono vivere durante il passo terreno in amore verso gli altri, vengo a ricordare alle mie creature che le amo di un amore immenso.

Guardino la mia Croce: è la mia prova d’amore! E’ stata per portarli con me nella Resurrezione.

Mie anime, miei respiri!

Vi parlo perché vi amo e come potrei altrimenti parlare se non attraverso alcuni di voi? Siete me, sono voi, siete il mio corpo mistico, siete le mie membra e allora Io uso voi che siete me, alcuni di voi, perché gli altri che ancora sono me, sappiano che sono me poiché saranno.

Siete perché sarete!

Se vorrete essere, non scordate la mia Parola! E’ ancora a voi rivolta perché sappiate che la strada ver­so il Cielo è l’amore, è ancora rivolta a voi perché sappiate della mia realtà, è ancora rivolta a voi perché Io sempre vi tendo le braccia e vi dimostro così anche la mia misericordia.

204- Lo Spirito d’Amore soffia con la sua fiamma perché il mondo-terra sappia che la Trinità è sempre presente.

19 Maggio 1975

Mie creature.

la Pentecoste come scendeva sui primi apostoli, scende a illuminare le menti di coloro che Io ho eletto a ul­timi apostoli. Illumina coloro che con amore di me parla­no, coloro che con amore mi portano al pensiero di chi a me non pensa.

Lo Spirito d’Amore soffia con la sua fiamma perché il mondo-terra sappia che la Trinità è sempre presente.

Nel silenzio Io parlo!

Parlo nel silenzio delle mie ani­me, quando in grazia si mettono in ascolto. E a coloro che parlo più chiaramente: i miei sentieri, ecco la luce che li illumina dello Spirito d’Amore!

Gli ultimi apostoli, scelti da me come i primi. I primi mi seguirono, voi seguitemi! I primi furono comuni uomini, voi siete comuni uomini. Mi servo dei piccoli, che i grandi della terra hanno superbia, i piccoli semplicità.

Io, in verità vi dico che amo ciò che è semplice poiché anch’Io sono semplice. E l’amore è semplice, semplice è la fede, semplice la speranza se si resta umili e ogni cosa si accetta, se si diventa superbi tutto si complica e alla grazia si preclude lo spirito.

Nel silenzio la mia voce parla alle anime, a tutte, e poche mi odono chiaramente.

A poche  detto parole mie, ai miei sentieri.

Alle altre anime detto la bontà, detto 1’opera del­la carità, detto l’amore. E a coloro che non odono chia­ramente le mie parole, possono pur sempre udire le prime mie parole che sono per tutta la Cristianità e per tutti coloro che le desiderano.

In verità vi dico: ognuno di voi, che leggendo la mia storia ne farà sua fede, verrà accolto tra le mie braccia.

Dopo, altre parole perché tutti ricordino le prime, i miei sentieri sono a riconfermare ogni mia verità.

205- Il mio corpo e il mio sangue si fanno vostri col mio spirito ogni volta che il mio sacrificio per voi si rinnova.

29 Maggio 1975

Mie creature!

Chi crede in me vivrà! E credendo in me, colui che avrà fede e mangerà il mio Corpo avrà me, avrò lui, saremo in un solo spirito uniti.

Chi crede in me è colui che sa vedere, colui che conosce la Verità!

La Verità della Parola, della Croce, della Resurrezione!

In verità, in verità vi dico: sarò con voi quando risorgerete, Io che per voi sono morto in croce e risorto in gloria.

Il mio corpo e il mio sangue si fanno vostri col mio spirito ogni volta che il mio sacrificio per voi si rinnova. E si rinnova ogni giorno della terra poiché Io, Gesù, continuo a gioire e soffrire ogni giorno della terra per i giusti e per i peccatori.

Il mio corpo, il mio sangue!

Per voi, perché sempre sappiate che Io sono colui inviato dal Padre Nostro a portare la Parola, la Verità e l’Amore!

La Parola portatela anche voi che siete me, gli uni agli altri, la Verità testimoniate anche voi che siete me a chi non mi conosce, ma che è pur sempre e ancora me, l’Amore mio per voi portatelo agli altri.

In verità, in verità vi dico: vi ho ancora una volta mostrata la giusta via per raggiungermi nella gloria.

206- Voi che avete sete e fame di me, saziatevi col mio Corpo bevete il mio Sangue.

11 Giugno 1975

Mie creature,

vi accolgo nel mio cuore, vi porto nel mio pensiero. Di voi so ogni cosa e passata e presente e futura. Vi ho posti a passare dalla terra in un tempo particolare. Molte cose soprannaturali vi mostro e ancora ve ne mostrerò. La mia voce vi faccio udire, il mio eterno pensiero vi mando, molti miei sentieri vi mostro, vi mando anime, vi faccio conoscere e veri e falsi profeti, perché questi sono i tempi dello spirito e lo spirito vostro ha sete del Grande Spirito.

A molte mie creature mando il mio pensiero, i miei angeli e i miei santi mandano i loro pensieri. Il Cielo avvolge la terra per istruirla e proteggerla.

Mie creature, vi ho dato il dolore, vi ho posti in tempi particolari… A te dò il dono di udire…vi ho sublimati! Tutti voi, tutti voi che credete in me e a queste mie parole. Voi che lavorate per me, voi che fate nel mio nome, voi che siete le mie piccole fiaccole in un mondo abbuiato dal male.

In verità vi dico, Io sono Gesù, e a voi che in me credete, ecco mi manifesto! Voi che avete sete e fame di me, saziatevi col mio Corpo bevete il mio Sangue, l’Eucarestia vi darà la forza di ben agire nel mio nome, in me, che Io sarò in voi e con voi.

Anime mie, miei respiri, miei pensieri! A tutti voi parlo, voi che mi comprendete. Ognuno di voi ha una via non facile da percorrere. Sono Io che l’ho tracciata, ringraziatemi. Ringraziatemi delle lacrime, delle fatiche, ringraziatemi dei pensieri non lievi, ringraziatemi di ogni vostra contrarietà, di ogni vostra malinconia, di ogni vostro male! Sono le braccia che a voi tendo perché veniate a me, i dolori. Sono le strade che vi portano a me le lacrime, le fatiche, le delusioni, i mali fisici.

E allora, mie creature, chiedeteci il dolore, è come chiedere di venire a me, e Io sono la Vita, sono la Verità, sono l’Amore!

207- Molti i volti simili al mio, molte le opere ispirate dal mio pensiero, eppure mano umana mai poté creare il divino.

21 Giugno 1975

Il mio volto!

Creature mie, il mio volto è più dolce, più amoroso, più amabile verso tutti voi, che non nelle immagini di tutti i tempi create dai pittori e dagli scultori.

Molti i volti simili al mio, molte le opere ispirate dal mio pensiero, eppure mano umana mai poté creare il divino.

Il volto tratto dal lino è pur sempre il mio vero volto, simile al mio, simile non eguale, benché ispira­to.

E il mio volto vi guarda, e i miei occhi vi guardano! Le mie labbra vi sorridono quando fate nel mio nome, quando amate, quando date.

Il mio volto è quello dell’amoroso fratello di tut­ti gli umani, è il volto che il Padre mio volle per me e per voi. E’ il volto della speranza, per voi che lo anelate, è il volto della Verità. E quando i miei occhi si fanno tristi guardando il male guardando l’egoismo, guardando tutti i bassi sentimenti umani, ecco, ecco, allora il mio sguardo esprime una domanda: “Perché? Perché avete scordato che Io sono il solo morto in Croce per tutti? E perché non mi ascoltate? Perché non pensate al mio sacrificio e dopo al mio risorgere? Perché uomini odiate?”

E il mio volto si fa radioso di gioia quando posso con tanto amore dire a chi sa amare e dare: per voi ri­sorgo in ogni vostra buona opera.

In verità vi dico che siete la luce dei miei occhi, e il mio volto vi sorride, voi, voi che mi seguite, voi che vivete di me, voi che eternamente e veramente di me vivrete!

208- E con la fede avete nel vostro cuore quel sentimento che vi fa accettare con gioia questa mia voce.

7 Agosto 1975

Creature mie!

Voi tutte che fate nel mio nome!

In verità vi dico che Io, Gesù Amore, Amore del Padre Nostro per voi, sono sempre in mezzo a voi!

E per mezzo di alcuni di voi, scelti da Noi Trinità, ecco, ecco ancora a narrarvi la mia storia.

I miei pensieri vi mando.

Il mio Vangelo!

Un Vangelo a pochi noto, ma per questi pochi che in queste parole credono, che hanno comprese, la mia grazia mando.

La mia grazia vi illumini sempre, creature che avete fede.

E con la fede avete nel vostro cuore quel sentimento che vi fa accettare con gioia questa mia voce, che vi viene attraverso un mio sentiero.

Voi, i miei cari!

Cari al mio cuore perché in me credete, perché credendo in me sapete amare, siete il mio sale della terra, voi consacrati miei in fede viva e talvolta in sofferen­za.

Siete le mie luci, voi creature del mondo che tuttavia questo vostro mondo scordate per guardare il mio Cielo.

Voi, voi tutti che mi avete nel cuore.

Mie luci, mio sale! Siete me, siete la mia Parola!

209- E invece proprio perché sono Amore, ecco il dolore!

8 Agosto 1975

Mie creature

Quanti sono i siti del dolore! Sono cuori, sono case, sono ospedali… Sono stati d’animo, sofferenze di materia i dolori. E sono le scale del vostro paradiso.

Mia creatura a te ho mostrato per consolarti quelle scale, sono partite proprio di là, sono partite da quel sito, da allora il tuo cuore è stato una ferita per la tua anima e hai cominciato a salire quelle scale che ti ho mostrate “scala coeli”.

Tuo figlio l’ha salita a lunghi passi, non uno, ma tanti gradini per volta e giunto subito alla sommità ha trovato me, ha trovato le mie braccia e così tu, così anche tu, ritroverete vostro figlio e troverete me.

Tutti gli uomini si domandano il perché del dolore se Io sono Amore e dovrei dare gioia. E a questo perché non sanno dare risposta, allora in me non vogliono più credere.

E invece proprio perché sono Amore, ecco il dolore!

Il dolore è la scala per la felicità. Dolore passeggero per una eterna felicità. Provo tuttavia col dolore le mie creature, se sanno comprenderlo, accettarlo e co­sì comprendere l’altrui dolore, in verità a queste mie creature io prometto, ed ogni promessa mantengo, l’eterna felicità e ogni ricompensa per ciò che ho donato in lacrime, e a chi questo dolore non vuole accettare, non vuole comprendere l’altrui dolore, ecco per amore ancora ancora ad essi Io, Gesù, dico: “Cercate di accettare, non siate sordi alla mia voce, sappiate dare e compren­dere! Io ero sulla Croce per voi! E voi a me che date, mentre tutto da me esigete”?

La mia Croce per tutti e per tutti gli uomini il dolore perché essi fanno parte di me e per venire a me nel mio Regno ci vuole il dolore che è la sola scala per l’eternità in gloria.

210- La mia Croce è la vostra, col vostro modo d’amare e di accettare ogni cosa che da me viene a voi.

9 Agosto 1975

Nel silenzio vi parlo!

Creature mie, vi parlo e vi sono vicino! Voi che mi sentite in ogni battito del vostro cuore, perché nel vostro cuore Io, Gesù, ho messa la vita. Nel vostro cuore ho messa l’anima che vi fa sentire ogni sentimento, che vi fa amare e odiare, che vi fa soffrire e gioire.

E torno, torno sempre tra di voi, eletti del mio cuore, simile al vostro nel sentire e diverso dal vostro poiché il mio cuore non conosce l’odio, ma soltanto l’amore. [……]

Così voi mi sapete sentire e col vostro sentimento mi chiamate. Rispondo al vostro richiamo e in verità vi dico che avete compreso, avete compreso me tanto da vi­vere in me in ogni vostro gesto, dal più insignificante al più importante.

Piccole foglie mie lasciatevi sempre portare dal mio vento!

E il mio vento è la mia volontà ed è pur sempre l’amore che sento per tutti voi. E maggiormente per voi che mi amate, essendo così a voi grato.

La_mia gratitudine è per tutti coloro che in me vivono, che per me danno, che con me soffrono.

La mia Croce è la vostra, col vostro modo d’amare e di accettare ogni cosa che da me viene a voi per sublimarvi così come le lacrime, la fatica, le preoccupazioni, il peso dei pensieri, mi portate un poco la Croce, per me è più leggera, a voi pesa.

Sarà luce, sarà lieve, sarà la vostra gloria quando con me sarete. Quando sarete risorti nel mio Regno.

Il Regno della luce.

211- Sono al sommo della vostra scala coeli.

13 Agosto 1975

Mie creature!

Eccomi a voi, nel battito dei vostri cuori! In voi, con voi che mi conoscete perché mi avete saputo cercare.

Come vorrei tutti come voi, come vorrei essere cercato, essere amato!

Sono Dio, ma la parte umana che mi fece uomo in terra per volere del Padre Nostro, perché fossi Io con l’a­more e il sacrificio a testimoniare la Verità e l’esistenza di un mondo reale e eterno, al di sopra della terra, quell’umanità mi fa chiedere l’amore, poiché soltanto in questo amore per me, sentite anche l’amore verso gli altri.

E quel filo d’amore che Io lego per voi e quale tramite da me a voi una di voi, che per me parla, vi dice ancora una volta in verità che Io sono Colui che sono. E vi chiedo anime della mia anima, di portarmi sempre nel vostro cuore, nella vostra più intima essenza del vostro sentire, del vostro vibrare.

Così, quando verrete a me e tutto l’amore che avete dato a me e al vostro prossimo, vi conterò per rendervelo in gloria.

Sono al sommo della vostra scala coeli, la scala che attraverso i dolori, le fatiche, i pensieri bui, vi porta a me, vi porta ai vostri cari perduti in terra, e con me al sicuro, vi porta alla Luce!

212- L’amore proviene da me e il male è contro di me.

24 Agosto 1975

Mie creature

Voglio che voi esaltiate l’amore e voglio che il ma­le del mondo ignoriate!

L’amore proviene da me e il male è contro di me.

In verità vi dico che, Io Gesù, il vostro Gesù, vi ho chiamati al di fuori del tempo, ho visto il vostro volto, ho guardata la vostra anima, e le anime che ho viste più chiare, ecco, le ho scelte per particolari compiti. Per portare l’amore nel mondo ho scelti coloro che alla mia chiamata, in ogni tempo hanno risposto. Avete risposto anche alcuni di voi che udite queste mie parole, e chi di voi rispondendo a me si consacrò, chi col dolore che Io donai per renderlo in gloria, a me si dedicò, rendendo quel dolore attivo e portandolo nel cuore ferito sapendo agli altri dare, sapendo gli altri comprendere.

Tu mia piccola creatura, ti ho chiamata, ho vista la tua anima e ti ho dato il compito di scrivere e per me, e per Santi e Angeli parole che andranno piano, piano certo, ma andranno sicure a toccare i cuori di chi non mi conosce e mi conoscerà, di chi non comprende e comprenderà.

La mia Parola sempre la stessa verità, sempre a riportare in terra la verità, ha tante fonti, in tutti i tempi sgorgò la mia Parola.

Ho scelte per questo compito creature diverse tra di loro, che nessuna mia creatura è all’altra eguale, ho scelte creature d’ogni tempo per parlare attraverso di esse, perché sempre ognuno di voi ricordi che la mia Parola è Vangelo e come ogni cosa creata è pur sempre eguale e diversa ma sempre Verità, poiché da me proviene, da me che sono Colui che sono e che a voi in ogni modo, con ogni mezzo mi manifesto perché vi voglio tutti salvi.

213- Ogni cuore puro è la mia casa, ogni anima pura è il mio riposo.

4 Settembre 1975

“Il figlio dell’uomo non ha dove posare il capo!”

Mie creature

sono Io il figlio dell’uomo perché figlio di Dio e il mio capo ha tanti guanciali, ogni cuore vostro che mi ama, che ama il suo prossimo, è per me un guanciale di riposo e di sogno.

Ogni cuore puro è la mia casa, ogni anima pura è il mio riposo.

Ogni buona creatura è un mio sogno!

Venite a me, anime mie, così, semplicemente in amore, né state a complicare la vita vostra con pensieri e pen­sieri…

Ci sono Io, Gesù, a pensare per voi, per tutti voi, per chi mi ama e fa del suo cuore riposo per me, per chi non mi conosce ma Io egualmente amo, per chi mi cerca, per chi non mi cerca, Io Gesù a tutti penso, pen­so per tutti perché grande è la mia mente, immenso è il mio pensiero.

In verità vi dico: non vi affliggete per le cose della terra, pensate a ciò che vi aspetta in Cielo!

214- Santa mia Madre Sacra e Vergine è nella Trinità Santa.

7 Settembre 1975

Creature mie!

Voi siete le mie voci! E le mie voci parlano attraverso voi, curano attraverso voi, testimoniano la mia realtà attraverso voi! E allora unite nello stesso pensiero di me, della mia Cro­ce e del mio Risorgere, che è il vostro risorgere, ogni vostro pensiero e in me vivrete!

Entrate nel mio cuore, Io Gesù, entrerò nel vostro e uniti in un solo spirito saremo per coloro che si dovranno salvare. […]

Vi ho preparati perché cosi esigono i tempi che si stanno preparando. Vi ho preparati poiché non bastano più a dar fede molti di coloro che della fede dovrebbero far bandiera e martirio.

Così vi ho scelti al di fuori del tempo, vi ho dati dolori e fatiche, vi ho date lacrime perché vi amo. E delle lacrime mi ringrazierete alla fine della vostra giornata terrena, quando comincerete la vostra eterna giornata! E quell’inizio di giornata eterna, sarà pur sempre un mattino radioso.

I tempi vogliono che le mie voci siano sempre più manifeste e le mie voci sono le tue mani che curano, sono le parole che scrivi e che ti vengono dettate, sono le mille voci che vengono da ogni punto della terra per formare attorno ad ognuna di esse un piccolo gruppo d’amore che piano piano crescerà, si unirà e la mia voce sarà Una, l’unione di tutte queste mie voci che parlano di me, che fanno per me, sarà una a testimonia­re l’unica grande Verità: Io, Gesù esisto nella Trinità.

Santa mia Madre Sacra e Vergine è nella Trinità Santa, esiste il mondo eterno, esiste ogni cosa di cui parlai in terra quando venni a portare l’amore, ed ogni cosa di ciò che esiste riconfermo attraverso le mille voci, che saranno una sola voce, la mia, attraverso le piccole fiaccole d’amore che saranno un sole.

Vadano così queste mie parole a tutti coloro che credono in me e vogliono far credere in me!

Vadano queste mie parole come una benedizione atta a dar forza alle anime di tutti coloro che lavorano per me.

215- Quando tutti mi conosceranno, la terra sarà un giardino!

16 Settembre 1975

Mie creature!

Vi conosco da sempre! E i fili che vi legano sono pur sempre quelli dell’amore, perché voi avete compreso e portate l’amore.

Vi sentite fratelli, avete voi tutti quella scintilla che per grazia vi ho donata, che per amore avete cer­cata: la fede! La Fede e così la speranza!

E questa spe­ranza portate a chi non la conosce, e questa fede date a chi non mi conosce.

Quando tutti mi conosceranno, la terra sarà un giardino! Sta a coloro che mi amano seminare in quel giardi­no. E voi, tra coloro che mi amano, avete qualcosa in più di tanti tanti altri, avete uno spiraglio di Cielo aperto sulla vostra anima. Voi, il Cielo lo sentite! Siete pur sempre degli eletti, e quest’elezione è un privi­legio ed una responsabilità.

Mie creature, siate con me, sarò con voi, portatemi la Croce, vi porgerò la mia corona e tra le mie braccia vi renderò ogni peso in gioia, in verità vi dico: siete fratelli tra di voi, riconoscetevi tra di voi fratelli in me.


216- La mia misericordia altro non è che la mia grande comprensione.

17 Settembre 1975

Mie creature!

I miei sentieri li faccio incontrare. Si amano tra di loro, si sentono uniti dalla stessa forza, fratelli nella stessa fede.

I tempi così vogliono, voi siete nei tempi, e in questi tempi vi ho posti perché siate luci, sentieri, perché parliate dell’unica verità che è d’ogni tempo, poiché viene da me e Io sono d’ogni tempo: eterno!

In terra, quando portai l’amore e la redenzione, venni per i peccatori, ora, attraverso voi vengo per i peccatori.

Tendete così le mani ai fratelli che non mi conoscono, che non mi vogliono conoscere, perché a me vengano, perché si avvicinino almeno un poco a me, perché possa la mia misericordia avanzare verso di essi.

La mia misericordia altro non è che la mia grande comprensione, e molto molto comprendo perché amo molto.

Vi amavo sulla Croce, vi amavo quando andavo per la mia terra seguito dai dodici, vi amavo, vi amavo da sempre e sempre vi amerò! Per questo la mia misericordia, e questa misericordia dimostro cercando attraverso i miei sentieri d’entrare nelle anime che ancora non mi conoscono, che non mi vogliono.

In verità, in verità vi dico, Io Gesù, il vostro Gesù che voi miei sentieri, mie luci, sarete una sola strada, sarete una sola luce, perché Io così per voi ho voluto, perché sono l’amore, perché sono la mise­ricordia, perché sono la Vita!

217- Muovo Io il vostro destino poiché non esiste il destino ma Io esisto e sono ogni cosa, anche il vostro destino!

11 Ottobre 1975

Mie creature,

i miei pensieri non sono i vostri pensieri, tuttavia Io per voi penso e a voi penso in ogni attimo di quella vita che vi ho donata e che in me dovete viverla per raggiungermi.

E raggiungendo me che raggiungerete anche coloro che sono con me e che per un lasso di tempo a voi ho donati, così come i figli, i fratelli, i genitori.

Non pensate mie creature che Io, Gesù, non vi comprenda, Io ogni cosa comprendo, non pensate che Io vi abbando­ni, come potrei se vi ho creati nella Trinità Santa col mio pensiero e la mia volontà? Non vi lascio nella gioia quando non mi cercate, né vi lascio nel dolore quando in ribellione e in amore mi chiamate. I miei pensieri sono allora per voi: i vostri pensieri.

Talvolta, o quasi sempre non li potete comprendere, che voi vedete la terra e non i Cieli, dove tutto apre la mente spirituale, e vorreste le cose, vorreste le vicen­de del passo terreno come credete voi siano per un bene.

No, mie anime, no, il bene vostro sono Io, sono i miei pensieri per voi, che Io a tutti provvedo perché tutti amo!

Vivete coi vostri pensieri poiché i miei non conosce­te, ma accettate i miei quando riuscite a comprenderli in pieno affidamento perché Io so ogni cosa e voi sapete fi­no ad un certo limite. Affidatevi allora ai miei pensieri, sono essi sempre per il bene vostro.

In verità, in verità vi dico: muovo Io il vostro destino poiché non esiste il destino ma Io esisto e sono ogni cosa, anche il vostro destino!

Così chi dice che il destino si chiama Dio è nel ve­ro, e chi dice che Dio è amore è nel vero.

E chi sa accettare entrerà nel mio Regno.

218- Non createvi problemi, state affidati a me.

15 Ottobre 1975

Mie creature!

Il mio cuore è il vostro cuore, come il cuore d’ogni nostro santo, poiché con me, voi formate un unico corpo: la Chiesa militante sulla terra, eterna in Cielo, a difesa delle anime contro il male che non prevarrà.

E allora miei sentieri, Io, Gesù, vi parlo attraverso un’anima.

I miei pensieri non sono i vostri pensieri, sono però sempre i pensieri per voi e per il bene vostro. Non vedete i vostri pensieri come problemi, affidati a me, ogni cosa Io risolvo e sempre per il bene vostro e sempre per amore. E le cose e le prove e le difficoltà vi mando ancora per il bene vostro anche se voi non lo comprendete.

Queste mie parole sono per ciascuno di voi. Ognuno ha un problema, ognuno un dolore, ognuno i suoi pensieri che pesano, ognuno le difficoltà, le fatiche, i problemi dello spirito. E ognuno mi chiede aiuto, se crede in me, che non tutti mi cercano, molti, troppi, mi ignorano. E coloro che in me credono, a me con tutta l’anima si affidano; ecco Io li aiuto e sempre per il loro bene anche se non lo comprendono e aiuto anche coloro che non mi cercano, coloro che mi ignorano e infine coloro che mi respingono perché Io conosco l’amore e l’odio ignoro come igno­ro l’indifferenza e l’incomprensione. Perché Io sono misericordioso e ogni sfumatura delle anime comprendo.

In verità, in verità vi dico: non createvi problemi, state affidati a me, Io per voi ogni cosa risolvo. Vi chiedo soltanto di avere pazienza, amore e fiducia.

219- Tutto in terra ha fine, e il cuore è di carne, avrà fine! Non così lo spirito!

3 Novembre 1975

Mia creatura,

quando tu eri già nel mio pensiero, ti ho mostrata la tua strada terrena, e tu hai visto che valeva la pena di viverla questa strada-vita poiché ti ho mostrato anche il perché: mi avresti portato delle anime!

Tu hai accettato il dolore perché sapevi che in te il dolore sarebbe stato producente mai inutile. E vale bene la pena di soffrire quando si ha la grazia! E quando si ha l’elezione di un grande dono di grazia, che ho fatto a te e a L., uniti in un solo cuore che piange.

Tutto in terra ha fine, e il cuore è di carne, avrà fine! Non così lo spirito!

E voi uniti in un solo spirito che avrà tanta gioia rivedrete il volto ridente del vostro ragazzo, il mio piccolo soldato!

Rivedrete per sempre quel volto e a voi sarà resa la Vita! Poiché egli era ed è la vostra vita.

E Io, Gesù, sarò là, pronto a tendervi le braccia e a ringraziarvi per le anime che mi avrete portate.

220- Sarete con me in Paradiso se in terra mi saprete seguire.

9 Novembre 1975

Mia creatura

quando tu non eri, Io ero! Ed essendo tu, come tut­ti nel mio pensiero, ed il mio pensiero eterno, ecco perché tu sei.

Gli uomini sono stati creati perché l’amore mio doveva espandersi e questo sta a dimostrare che sempre l’amore deve espandersi, e ogni gesto che Io verso le mie creature compio è un gesto damore.

E dall’amore tutto si parte, e il mio pensiero e le opere dei giusti, e la luce, e il sole, e la terra, e i frutti, e i fiori e la fauna. E ancora ancora ogni cosa come l’acqua e come il vento.

E voi mie emanazioni d’amore allargate questo amore a contrapporre tutto quel male che non viene da me e che insieme a voi contrasto, perché pur essendo amore sono giustizia.

Non si sconvolga la mia e vostra natura con i cattivi sentimenti che vengono a turbare l’armonia, che se l’uomo fosse come Io lo voglio, la terra sarebbe tutta un’armonia.

E il dolore che Io vi mando a sublimare i vostri ispiriti? Ecco, questo fa parte dell’amore ed è dolore umano e dopo sarà gloria celeste.

Quando venni in terra a portare l’amore e sono qua­si duemila anni, non vi ho detto che vi avrei portato la gioia, no, vi ho portato l’amore, l’esempio dell’amore e la Parola! E coloro che giusti nella loro vita terrena mi aspettavano a compiere con essi la vita celeste, consapevoli, furono felici, felici, di una felicità senza fine quando tornai _a sedere alla destra del Padre mio.

E così sarà di voi, se saprete guadagnarvi un posto alla destra mia.

In verità, in verità vi dico: sarete con me in Paradiso se in terra mi saprete seguire.

Io, davanti a voi sempre, invisibile, presente, rea­le a indicarvi la strada giusta, se saprete vedermi, se saprete vederla!

E quando portai in terra la Parola, feci ogni gesto come un insegnare all’umanità, nel simbolo di quel gesto, il modo di vivere nel nome del Padre, nel mio nome e nel
nome dell’amoroso Spirito.

Curavo i corpi per insegnare agli uomini che devono amare e curare e corpi e spiriti.

Io curavo i corpi per arrivare agli spiriti! Davo testimonianza del Padre mio perché così dovevo fare e per insegnare a voi, uomini, di dare sempre testimonianza della Trinità Santa, dell’unico vero Dio in tre persone.

E andavo, e curavo, e amavo e pregavo! Perché pregavo se ero Io stesso Dio? Sono, ero Io stesso Dio, ma essendo di Dio la parte umana, pregavo da umano perché dovevo insegnare agli uomini a pregare da uomini!

E in verità, in verità vi dico che la vostra pre­ghiera sia in parole o in opere, ma sia! E rivolgendovi a me in parole, portando a me tutta la vostra anima, che Io questa vostra anima guardo e penetro, è operando il bene nel mio nome che voi farete parte di me, poiché l’amore ci unisce. Un unico corpo, e se un piede si muove, muove la gamba e dopo tutto il corpo, se una mano si alza, si alza il braccio e così via.

E’ questo un piccolo esempio che sta a dimostrare che il bene fatto da voi va a beneficio di tutti, an­che di quelli che a questo non pensano ne pensano a me.

E allora, miei respiri, un corpo solo, una sola anima, un bene unico, Io, la testa incoronata di spine, Io che porto la Croce e voi miei eletti, che mi aiutate a sopportare e il dolore e il peso!

221- Sono il Re dei Cieli e della terra perché sono fatto di amore, di umiltà e di giustizia, perché in me è grande la misericordia.

23 Novembre 1975

Mie creature!

E’ pur vero che chi da agli altri da a me, chi ama tutti ama me, chi tradisce, tradisce me!

Molti sulla terra sanno che oggi si celebra la fe­sta mia.

Io, il Re del Cielo, il Re della terra!

E così vi dimostro che i re devono essere umili, che coloro che possono sembrare grandi agli occhi de­gli uomini, non lo sono ai miei occhi se mancano di quell’umiltà dalla quale molti buoni sentimenti derivano, poiché chi è umile sa accettare, sa dare e non sa invidiare ma sa subire.

Quando venni in terra per portare a tutti voi l’amore e per portarvi la Redenzione, fui un umile re, subii e per amore, e la mia fu una corona di spine. E voi che fate parte di me siate felici, anche se non lo potete comprendere, se la vostra sarà una corona di spine.

Molte cose voi non potete comprendere perché così deve essere. Se l’uomo tutto comprendesse che valore avrebbe la sua fede? Beati coloro che credono… Significa che l’essenza della loro anima è pura e la loro anima è priva di quella superbia che fa ragionare molti come se Io non fossi. Molti credono di pensare e di fare da soli…

Creature mie, mie anime, miei aliti, sono Io sempre accanto a voi e odo i vostri pensieri, Io in verità vi dico che i vostri pensieri conosco, anche i vostri futuri pensieri. E ancora una volta, e ancora e sempre in verità vi dico:

sono il Re dei Cieli e della terra perché sono fatto di amore, di umiltà e di giustizia, perché in me è grande la misericordia.

Se amate gli altri, amate me, se per gli altri vi sacrificate, vi sacrificate per me, siamo un solo corpo, un solo spirito e la mia corona è la vostra se saprete sempre vivere nel mio nome.

In terra quando venni a portare l’amore e la Redenzione, venni per tutto questo.

222- L’umanità che non crede in me è sola! Voi che mi ama te e siete sempre col pensiero di me, siete uniti nel mio pensiero.

5 Dicembre 1975

Mie creature!

Io sono Colui che sono! Per voi che comprendete Io sono. E voi siete perché Io sono. E sono per coloro che mi dicono mago, che mi chiamano stregone. Essi non sanno poiché la loro presunzione li fa pensare da soli.

Coloro che mi amano, coloro che sanno che Io sono la Verità, l’Amore, la Parola, sentendomi nell’anima vivono uniti a me e con me pensano, con me agiscono. Gli altri sono soli perché non mi comprendono ne mi amano e così facendo si chiudono a quella grazia che Io dono ai semplici. I semplici non sono gli ignoranti, i semplici sono i grandi! E i grandi e i semplici sono coloro che non si vergognano di amarmi, ma si fanno vanto di quest’amore per me e mi difendono.

I semplici cari al mio cuore, i miei sentieri che portando la mia Parola danno testimonianza di me, ne temono il giudizio di quelli che li vedono come fossero esaltati: essi hanno compreso che prima degli uomini esiste Dio!

Così come un tempo lontano lo hanno compreso i martiri, così i santi.

L’umanità che non crede in me è sola! Voi che mi amate e siete sempre col pensiero di me, siete uniti nel mio pensiero.

In verità vi dico: parlate! E maggiormente a chi non mi conosce, non abbiate timori, Io sono con voi ogni volta a parlare.